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Nel segno di Napoleone. Gli Uffizi diffusi all’Isola d’Elba

“Nel segno di Napoleone. Gli Uffizi diffusi all’Isola d’Elba” sarà visibile fino al 10 ottobre 2021 presso la pinacoteca foresiana di Portoferraio. La mostra trae ispirazione dal bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte avvenuta il 5 maggio 1821 ed è stata inaugurata la scorsa settimana

In occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte avvenuta il 5 maggio 1821, fra le varie iniziative elbane, è stata inaugurata la scorsa settimana la mostra “Nel segno di Napoleone. Gli Uffizi diffusi all’Isola d’Elba” visibile fino al 10 ottobre 2021 presso la pinacoteca foresiana di Portoferraio, dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:30 alle 22: 30 e la domenica dalle 10:00 alle 13:00.

Il progetto degli Uffizi Diffusi promosso dalla Regione Toscana ha l’obiettivo di collegare le collezioni della galleria fiorentina con le varie realtà toscane, promuovendo nel territorio le opere d’arte e valorizzando così maggiormente i comuni ed i borghi della Toscana.

Dopo la storica sconfitta subita sul campo di Lipsia ed il successivo Trattato di Fontainebleau, l’uomo che aveva segnato le sorti di tutta Europa viene messo a capo del Principato dell’Isola d’Elba. I dieci mesi della sua permanenza, tra il maggio 1814 ed il marzo 1815, sono stati un momento importante per l’Elba e anche oggi è possibile seguire le tracce napoleoniche nei vari siti monumentali e nelle usanze isolane.

Ad introdurre simbolicamente la mostra sono i ritratti marmorei dell’imperatore, quello della consorte e nuova imperatrice, Maria Luisa d’Asburgo Lorena e del fratello minore Girolamo Bonaparte, nominato re di Westfalia a soli ventitré anni, tutti ripresi dai modelli ufficiali commissionati da Napoleone allo scultore francese François-Joseph Bosio intorno al 1810. Questi busti, idealizzati come nella ritrattistica imperiale romana, furono riprodotti in versioni diverse per dimensioni, qualità e materiali dalle manifatture di Carrara per promuovere la diffusione delle effigi eroiche della famiglia Bonaparte.

Campeggia su una grande tela, capolavoro di Jean Baptiste Wicar, il ritratto di Luigi Bonaparte, fratello del sovrano, in divisa bianca e vermiglia dei dragoni d’Olanda, territorio sul quale aveva regnato prima dell’annessione alla Francia. Luigi era il padre di Napoleone III, l’unico della famiglia Bonaparte a seguire le orme dello zio, autoproclamandosi imperatore dei francesi nel 1852.

La raffinata serie di ritratti reali continua con quello di Napoleone I, dipinta su porcellana dalla Manifattura di Sèvres nel 1810 dal decoratore Jean Georget, allievo di Jacques-Louis David, con tecnica virtuosistica da miniatore. La lastra, di notevoli dimensioni, raffigura l’imperatore abbigliato con la veste sontuosa dell’incoronazione, secondo l’iconografia ufficiale del celebre quadro di François Gerard, replicato su tela anche da Carlo Morelli, nel grande dipinto proveniente dalla Sala Consiliare del Comune di Portoferraio.



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