Intesa Sanpaolo e Sace (Cassa Depositi e Prestiti) lanciano uno strumento pensato per sostenere la riconversione verde delle piccole e medie imprese, in simbiosi con le linee guida del Pnrr. Garanzie, tassi agevolati per le aziende che raggiungono gli obiettivi ESG e innesco di donazioni benefiche. Ecco come funziona
La direzione del Paese, così com’è inscritta nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e immaginata nel pacchetto europeo Fit for 55, è chiara. La transizione ecologica sarà una rivoluzione sistemica inevitabile. Ne segue che le realtà aziendali che prima sapranno adeguarvisi potranno contare su un “vantaggio evolutivo” i cui dividendi arriveranno nel corso degli anni, man mano che la combinazione di incentivi e penalità volgerà progressivamente a loro favore.
Ciononostante, la conversione verde non è affare di poco conto. In questo preciso momento, decarbonizzare costa più di mantenere lo status quo e comporta comunque un rischio, una scommessa i cui costi variano incommensurabilmente da settore a settore. A ogni modo, le compagnie che non possono contare sulle risorse delle grandi aziende non sono necessariamente equipaggiate per rischiare in nome del verde. Quello, in fin dei conti, è un problema trasversale.
In questo contesto, il tessuto economico del Paese può trarre immenso vantaggio da un’infrastruttura di prestiti pensata per favorire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (ESG). Da qui l’iniziativa di Intesa Sanpaolo e SACE, parte di Cassa Depositi e Prestiti (a sua volta controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze), volta a concedere alle piccole e medie imprese (Pmi) e alle società a media capitalizzazione (Mid Cap) dei finanziamenti in chiave verde.
Lo strumento prende il nome di S-Loan Climate Change ed è pensato per supportare le imprese nei processi di trasformazione green e sostenibili. Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha spiegato che si tratta di un modo per “finanziare i nuovi progetti per lo sviluppo sostenibile delle imprese e contemporaneamente migliorare l’impatto sull’ambiente delle imprese stesse, che traineranno la ripresa della nostra economia”.
L’idea è di innescare un circolo virtuoso nel segno della decarbonizzazione attraverso la finanza d’impatto. In pratica, il prestito premierà le aziende che sceglieranno di avvalersene e riporteranno progressi in linea con la transizione ecologica, innescando al contempo una donazione da parte di Intesa Sanpaolo per sostenere progetti a scopo benefico.
Funziona così: si prefiggono sei obiettivi “verdi” (utilizzo di energia “pulita”, introduzione di una green procurement policy su acquisti, trasporti ed energia, raggiungimento della neutralità carbonica, parziale adeguamento immobiliare agli standard di bioedilizia, rinnovamento della flotta aziendale con mezzi a basso impatto ambientale, iniziative per la protezione degli ecosistemi) e al raggiungimento di almeno due di questi si attiva il meccanismo, che “include un premio per l’impresa in termini di costo del finanziamento” e garantisce la donazione benefica.
“Grazie alla rinnovata partnership con SACE”, spiega il comunicato stampa, “il nuovo finanziamento S-Loan Climate Change prevede in abbinamento una garanzia SACE all’80% per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di €15 milioni e per una durata massima di 20 anni”. Questa garanzia, rilasciata con un processo “semplificato e digitalizzato” e in linea con la tassonomia Ue, è destinata alle imprese con un fatturato (a livello di singola azienda) non superiore a €500 milioni.
“Come previsto dal Decreto Legge Semplificazioni dello scorso luglio, SACE può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti”, ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE.
Intesa Sanpaolo ha fatto sapere di aver stanziato €410 miliardi, di cui 120 destinati alle PMI, per il programma di erogazione da qui al 2026, l’ultimo anno del piano del Pnrr, ossia i binari lungo i quali la maggiore banca d’Italia intende far correre le proprie iniziative. Dal canto suo, SACE dichiara di aver agevolato il finanziamento di progetti verdi per €1,5 miliardi dallo scorso dicembre.