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Ligresti e Fonsai, quando l’establishment si copre di ridicolo

Perdinci ragazzi, che coraggio e che chiarezza e che voluttà dettaglistica e commentizia!

Raga, complimenti vivissimi agli ardimentosi giornaloni che sbattono in prima pagina la famiglia Ligresti agli arresti. E non si limitano alla notizia nuda e cruda. No, si dilungano opportunamente in dettagli sui cavalli, sulle borsettine e sulle suite e su altre operazioni correlate a capitalismo relazionale; discettano e si scandalizzano.

Raga, complimenti sinceri per il tempismo con cui sui giornali dell’establishment si inveisce contro la colpa più grave di cui si è macchiato l’establishment: aver affidato a Salvatore Ligresti il comando di uno dei principali poli assicurativi del Paese, quello costituito da Fondiaria e Sai, è stato scritto oggi. Ma bisognava proprio aspettare un oscuro magistrato di Torino e i relativi schiavettoni per porre la domanda?

Raga, complimenti democratici per aver messo a disposizione del popolo e dei risparmiatori numeri, dettagli e curiosità della “spoliazione” di società quotate. Magari, la prossima volta, si dia un po’ più di spazio sui giornaloni a quegli oscuri cronisti che avevano scovato da tempo qualche stranezza ma che non c’era mai troppo spazio per cose di scarsa e stringente attualità… Magari, la prossima volta, si dia più ascolto a qualche funzionario di autorità indipendente, o qualche commissario di authority, che invocavano interventi più ficcanti su società vigilate.

Così, la prossima volta, giornaloni, controllori e vigilanti eviteranno di coprirsi di ridicolo come è successo oggi.

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