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Expo 2030, ecco come Draghi riunisce anche i candidati sindaco di Roma

Il premier ha inviato una lettera ai candidati sindaco di Roma Capitale per accogliere la richiesta di candidare la città a Expo 2030. “Si tratta senz’altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città”, ha scritto loro, ringraziandoli “per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale”. Come è nato il progetto e tutte le reazioni

È arrivata questa mattina la notizia che il governo candiderà Roma Capitale ad ospitare l’Esposizione Universale del 2030.

Mario Draghi ha inviato una lettera ai candidati sindaco di Roma Capitale per accogliere la loro richiesta di poco tempo fa. “Si tratta senz’altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città”, ha scritto loro, ringraziandoli “per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale”.

Il progetto infatti, pur essendo nato sotto l’amministrazione del sindaco attuale, ha visto la partecipazione convinta di tutti i candidati a primo cittadino della Capitale.

Virginia Raggi e il presidente di Unindustria, Angelo Camilli hanno dato vita all’iter della candidatura con l’obiettivo di rilanciare la città lo scorso anno. A novembre 2020 è arrivata la proposta alla Farnesina e le fasi del percorso sono state affidate al manager e diplomatico Giuseppe Scognamiglio, come racconta il Sole24Ore. L’idea portante è quella di città orizzontale: gli spazi a disposizione aumentano, la mobilità diventa dolce, l’inquinamento ambientale e acustico si azzera. Tutto per far sì che Roma possa essere competitiva come le megalopoli del mondo. E quelle in competizione sono la capitale dell’Arabia saudita, Ryad, e la città portuale della Corea del Sud, Busan.

Prima dell’estate i 4 candidati a sindaco hanno sposato il progetto e hanno firmato una lettera indirizzata a Draghi, su un obiettivo che li ha uniti tutti e che il premier ha felicemente accolto oggi.

“A nome del sistema delle imprese di Roma e del Lazio la ringraziamo, presidente Mario Draghi, per aver candidato Roma ad organizzare l’Esposizione Universale del 2030. Roma ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida e ribaltare definitivamente l’immagine di una Capitale che per troppo tempo è stata ostaggio dei suoi limiti, quando invece ha tutte le potenzialità per tornare ad essere un riferimento culturale storico e civile per tutto il mondo”. Questo il ringraziamento di Camilli, che prosegue. “Per il sistema delle imprese di Roma e del Lazio oggi è una giornata che possiamo definire storica, perché questa candidatura può essere l’inizio di una nuova stagione di crescita e sviluppo, con significative ricadute economiche e occupazionali non solo per la città e la sua Regione ma per tutta l’Italia”.

Ed è questo un punto delicato per la sindaca Raggi, dal momento che ancora scotta la rinuncia alle Olimpiadi durante il primo anno del suo insediamento al Campidoglio. E a chi glielo ha fatto notare oggi ha risposto: “Le Olimpiadi impoveriscono le città, l’Expo le arricchisce”. Ma non solo, la Raggi ha anche affermato: “Per l’Italia e per Roma è una seconda occasione che non possiamo perdere. Nei prossimi giorni vi presenterò il progetto con il quale vogliamo aggiudicarci l’edizione dell’Expo 2030. L’agenzia internazionale di rating Standard&Poor’s, quest’anno, ha cambiato l’outlook (le prospettive di sviluppo) di Roma facendolo passare da negativo a stabile: è un segnale importante perché significa dire agli investitori che conviene puntare su Roma e, di conseguenza, vuol dire più impegno di spesa e più lavoro per Roma e per l’Italia. E per Roma ha un altro significato particolare. Tutti conoscono il quartiere Eur a Roma. Eur significa Esposizione Universale di Roma proprio perché Roma, in quel quartiere, avrebbe dovuto ospitare l’edizione del 1942 dell’Expo, un’edizione che non si svolse mai a causa della seconda guerra mondiale. Per l’Italia e per Roma, quindi, si tratta di una seconda occasione che non possiamo perdere”.

Le ha fatto eco anche Nicola Zingaretti, governatore del Lazio: “La candidatura della Capitale ad ospitare la Esposizione universale 2030 è senza dubbio un’occasione imperdibile per la nostra città, ma anche per il Lazio e per l’intero Paese. Eventi internazionali di questo livello sono una straordinaria opportunità di sviluppo e crescita dal punto di vista economico, infrastrutturale e turistico – ha aggiunto il governatore -. Come Regione Lazio ci impegniamo sin da ora in questa nuova importante avventura, con quello spirito di squadra e unità di intenti che sfide come questa richiedono per essere vinte”.


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