Si è conclusa dopo 5 giorni la 33esima edizione della Fiera del Libro al Lingotto di Torino con 150mila visitatori, incremento delle vendite dei volumi e ospiti nazionali e internazionali che hanno dato nuova linfa al mondo editoriale. “Siamo riusciti a superare noi stessi, realizzando l’edizione più bella di sempre”, ha raccontato a Formiche.net Piero Crocenzi, amministratore delegato del Salone Libro s.r.l
“L’edizione più bella di sempre”. Racconta così a Formiche.net Piero Crocenzi, amministratore delegato del Salone Libro, il successo della Fiera del Libro di Torino. “Sin da subito il nostro obiettivo è stato quello di realizzare un’edizione normale del Salone che fosse in grado di superare la pandemia e dare un forte segnale di ripartenza per tutte le attività culturali. In realtà siamo riusciti a superare noi stessi”, aggiunge Crocenzi.
Un successo “travolgente, oltre ogni aspettativa”, come ha scritto su Facebook anche Nicola Lagioia, direttore della kermesse, arrivato dopo più di due anni d’attesa.
Gli addetti ai lavori e gli appassionati aspettavano questa riapertura da maggio 2019, finalmente dal 14 al 18 ottobre le porte del Lingotto si sono riaperte e i visitatori sono stati 150mila.
“A Torino, questi giorni – ha spiegato Lagioia nel suo post – è successo qualcosa di incredibile. Avevamo sognato a lungo, non eravamo arrivati a sognare questo. Un’esplosione di gente felice di ritrovarsi dopo tanto tempo, di abbracciarsi, di stare insieme. È un segno fortissimo per il ritorno alla normalità”.
Infatti quello di Torino è stato il primo evento culturale in Europa a ripartire a pieno regime con ospiti internazionali.
È interessante sottolineare come sugli scaffali degli espositori pochissimi siano stati i volumi dedicati al Covid, come nota Jan Pellissier di Italpress. Una volontà netta di ripartenza.
“È stata un’edizione storica. Qui c’è un Paese che fa forse meno rumore di chi spacca le vetrine della Cgil, ma io credo facciano anche rumore 150.000 persone che sfogliano un libro”, ha spiegato Lagioia chiudendo la 33esima edizione della buchmesse di Torino. “Ora dobbiamo correre perché il prossimo Salone è a maggio. Il Salone non può crescere per dimensioni ma può crescere dal punto di vista qualitativo attraverso collaborazioni con istituzioni importanti”.
“Vedere tanti giovani qui, in un momento che in molti casi pecca di qualunquismo e indifferenza è una cosa molto significativa”, ha affermato durante la conferenza stampa finale Vittoria Poggio, assessore alla Cultura della Regione Piemonte.
E in effetti la Fiera del libro di Torino si conferma un appuntamento molto apprezzato dal pubblico giovane. Che ha anche contribuito ad aumentare i follower sui canali social, come racconta la kermesse tirando le somme di questi 5 giorni. Instagram è cresciuta di oltre il 15%, superando il tetto dei 100mila follower. Quasi la metà degli utenti non ha più di 34 anni.
Menzioni in post e Stories sono state più di 5mila, con foto dagli incontri, dagli stand e momenti clou delle giornate. Su Instagram e Twitter l’hashtag #SalTo21 ha raggiunto 13 milioni di persone.
Social più apprezzato Facebook, soprattutto nella fascia 24-44 anni con 200mila like circa. Il canale Twitter si è concentrato soprattutto sul racconto degli incontri: le visualizzazioni dei tweet sono state oltre 420mila, 22mila e 500 le visite al profilo e oltre 4mila le menzioni.
Anche il traffico sul sito del Salone è cresciuto moltissimo. Nei 5 giorni di manifestazione 174mila utenti si sono connessi al sito utilizzando il proprio cellulari, comparati ai 69mila del 2019, un incremento del 152%.
E nel trend positivo di questa boccata d’aria si annoverano due fattori importanti come l’aumento delle vendite dei libri, con gli editori che si sono detti soddisfatti, da Adelphi, a Bompiani, da E/O a HarperCollins e il Gruppo Mondadori fino a La Nave di Teseo e minimum fax, solo per citarne alcuni. E un incremento, secondo le stime dell’Osservatorio alberghiero della Camera di commercio di Torino, del 18,5% rispetto alla settimana precedente nel weekend appena trascorso dell’occupazione alberghiera che si è attestata all’84%, con un picco pari all’85,8% nella notte tra sabato e domenica.
Forse il segreto del successo di questo grande appuntamento nella città di Torino è non solo la magia di essere avvolti dai libri e dal mondo dell’editoria, ma anche la possibilità di avere un contatto e di incontrare gli autori di questi volumi. Gli ospiti quest’anno sono stati tantissimi e non solo italiani: da Francesco Guccini, Zerocalcare, Roberto Saviano, Silvia Avallone, Dacia Maraini a Alicia Giménez-Bartlett, Valérie Perrin, Chimamanda Ngozi Adichie e Carmen Yanez che ha annunciato la pubblicazione delle poesie inedite del marito Luis Sepulveda, lo scrittore cileno morto di Covid ad aprile 2020.