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Migrazioni, narcos e clima. Blinken in Sudamerica, con l’Ecuador in emergenza

Da oggi fino al 21 ottobre il segretario di Stato americano visiterà Ecuador e Colombia per discutere di diversi temi di interesse per la sicurezza regionale. Incontri e programmi, mentre a Quito si dispone lo stato di emergenza e i militari per le strade

 

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sarà da oggi fino al 21 ottobre in missione in Ecuador e Colombia. Secondo un comunicato del Dipartimento di Stato, la prima tappa della visita a Quito prevede un incontro con il presidente Guillermo Lasso e il ministro degli Esteri, Mauricio Montalvo.

Al centro dell’incontro il dialogo su governance democratica, cooperazione antidroga, opportunità bilaterali per il commercio e gli investimenti, nonché la promozione della sicurezza regionale e dei diritti umani, l’emergenza migranti e il cambiamento climatico.

Mercoledì 20 ottobre, Blinken terrà un discorso sulle sfide che devono affrontare le democrazie in America latina e successivamente parteciperà a un evento aziendale sulle opportunità di collaborazione con piccole e medie imprese.

Il giorno dopo andrà in Colombia, dove incontrerà il presidente Ivan Duque e la vicepresidente e ministra degli Esteri, Marta Lucia Ramirez. Tra i temi della riunione c’è il piano per frenare la migrazione irregolare, il traffico di droghe, la promozione e tutela dei diritti umani e la sfida climatica.

Brian Nichols, sottosegretario con delega alle Americhe, ha spiegato che il tour di Blinken cerca di inviare “un chiaro segnale dell’appoggio a democrazie vive e inclusive che rispettano i diritti dei loro cittadini”.

A Bogotà, il capo della diplomazia americana guiderà un incontro a livello ministeriale sulla migrazione per affrontare la questione con i partner regionali: Cile, Brasile, Guatemala, El Salvador, Costa Rica e Panama.

ECUADOR IN EMERGENZA

In Ecuador la crisi aumenta. Il presidente Lasso è stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza per l’ondata di violenza legata alla droga, ordinando la mobilitazione di agenti di polizia e militari: “Da subito le nostre Forze Armate e la nostra polizia si faranno sentire con la forza nelle strade perché stiamo decretando lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale”.

La misura permetterà alle autorità di impegnare le Forze armate in operazioni di controllo delle armi, ispezioni, sequestro di droghe e pattugliamento per 24 ore al giorno.  “Nelle strade c’è solo un nemico: il traffico di stupefacenti – ha detto Lasso  […] Quando cresce il narcotraffico aumentano anche gli omicidi, i furti delle auto e nelle case. Oltre il 70 per cento delle morti violente in Guayas è collegato al traffico di droga”.



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