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Chi è “El Pollo” Carvajal, l’ex 007 venezuelano che imbarazza M5S

Per evitare l’estradizione negli Stati Uniti, l’ex direttore dell’intelligence militare in Venezuela ha detto che collaborerà con la giustizia in Spagna, consegnando prove dei finanziamenti del chavismo (anche in Italia). Nuovi dettagli nella prossima udienza del 27 ottobre

Non è una sorpresa che ancora una volta i destini del regime venezuelano e del Movimento 5 Stelle si incrocino. Nel tentativo di evitare di fare la stessa fine dell’imprenditore Alex Saab, già in mano alla giustizia degli Stati Uniti (qui l’articolo di Formiche.net), Hugo “El Pollo” Carvajal, ex capo dell’intelligence di Hugo Chavez e di Nicolas Maduro, ha deciso di svelare molti “segreti” alle autorità spagnole.

Arrestato a settembre a Madrid, Spagna, grazie al contributo di due raider venezuelani che frequentemente gli consegnavano cibo nel suo nascondino, Carvajal ha fatto recapitare recentemente prove del finanziamento del chavismo al partito Podemos di Spagna e al Movimento 5 Stelle in Italia.

“Mentre ero direttore di Intelligence e Contro intelligence Militare del Venezuela, ho ricevuto una grande quantità di report sui finanziamenti internazionali in corso – ha dichiarato Carvajal secondo il sito spagnolo Ok Diario -. Esempi concreti sono Néstor Kirchner in Argentina; Evo Morales in Bolivia; Lula Da Silva in Brasil; Fernando Lugo in Paraguay; Ollanta Humala in Peru; Zelaya in Honduras; Gustavo Petro in Colombia; Movimento Cinque Stelle in Italia e Podemos in Spagna. Tutti sono stati indicati come ricevitori di denaro inviato dal governo venezuelano”.

Ma la vicenda non finisce qui. Carvajal dovrà presentarsi di nuovo davanti al tribunale spagnolo il 27 ottobre, come testimone del caso del finanziamento a Podemos attraverso una valigetta diplomatica per trasportare denaro in contati, come sarebbe successo anche con il M5S.

Lo scorso 21 settembre, poco dopo essere stato arrestato, Carvajal scrisse in una lettera che aveva consegnato informazioni di valore su Maduro e il suo entourage alla Corte Penale Internazionale e alla Commissione di Diritti Umani delle Nazioni Unite.

“Le mie informazioni hanno valore se sono canalizzate correttamente – ha aggiunto -. Così ho salvato e gestito con cura tutto, sempre. Fino ad ora non ho usato niente, non l’ho detto a nessuno, di nessun Paese, tranne per due eccezioni: la Corte Penale Internazionale e la Commissione di Diritti Umani dell’Onu. Questo l’ho fatto più di un anno fa”. Secondo Carvajal, tutte le violazioni e crimini contro l’umanità di Maduro sono ben documentati nel suo archivio.

L’ex direttore dell’intelligence venezuelana ha voluto rispondere alle accuse di Diosdado Cabello, uno dei leader del chavismo: “Si tradisce quando non si rispettano gli impegni. Il mio impegno è sempre stato con il popolo venezuelano. Questo impegno mi aveva legato a Chavez e mi ha diviso da Maduro. Ho sempre fatto tutto a viso scoperto, assumendo la mia posizione e le conseguenze”.

Carvajal era scomparso dopo che un tribunale spagnolo nel novembre 2019 aveva approvato una richiesta di estradizione verso gli Stati Uniti, come ricorda Formiche.net. “El Pollo” era stato degradato dall’amministrazione del presidente Nicolas Maduro perché aveva preso posizione a favore di Juan Guaido a febbraio come presidente ad interim del Venezuela. Era fuggito via mare nella Repubblica dominicana prima di raggiungere la Spagna.

Ad aprile del 2019 era stato arrestato, sempre a Madrid, dopo essere entrato nel Paese con un passaporto falso. Ma l’Udienza Nazionale respinse la prima richiesta di estradizione degli Usa perché era “motivata politicamente”, e fu liberato. A novembre, approvata l’estradizione, Carvajal era introvabile.

Da tempo, Carvajal era ricercato dal Dipartimento del Tesoro americano, che sospetta legami tra lui e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia in affari di narcotraffico. In un atto d’accusa del 2011, gli Stati Uniti sostenevano che Carvajal avesse coordinato il trasporto di oltre 5,6 tonnellate di cocaina destinate al mercato dal Venezuela attraverso il Messico. Carvajal, ex capo della Direzione di controspionaggio militare del Venezuela per più di otto anni – nei governi di Chavez e di Maduro – rischia una condanna a 10 anni.



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