Sarà un Partito Depresso, come ha scritto ieri Formiche.net, oppure un Partito Defunto, come scrive Antonio Padellaro sul Fatto Quotidiano oggi riprendendo umori di base sulla Rete, sta di fatto che ad alimentare la confusione mista a rassicurazioni pericolanti per iscritti e militanti del Pd ci sono anche i quotidiani di area. Ieri, ad esempio,da ambienti Pd si facevano balenare imminenti rimpasti (che avrebbero riguardato non solo Alfano per rendere più forte il governo come invocato dal segretario Guglielmo Epifani), oggi invece le ipotesi di rimpasti sono smentiti da un uomo Pd come il ministro Enrico Franceschini.
Il ruolo dei quotidiani
Al tam-tam confusionario non ha partecipato soltanto l’Unità che ieri nel titolo di prima pagina assicurava che Angelino Alfano era salvo ma solo per poco, evocando dimissioni a breve nonostante il voto di fiducia incassato al Senato. Ma anche e soprattutto il quotidiano di area per antonomasia, ovvero Repubblica. Nonostante il forcing editoriale del quotidiano diretto da Ezio Mauro per una cacciata dal governo del titolare del Viminale non sia andata a buon fine, oggi è il fondatore di Repubblica a ricorrere a una notizia (una notizia?) per sedare – chissà – anche umori e malumori di militanti e simpatizzandi del Pd. Dice Eugenio Scalfari: ragazzi, tranquilli, Napolitano riuscirà a far dimettere Alfano.
I messaggi del Fondatore
Ecco quello che quasi di sfuggita nella sua ponderosa omelia domenicale scrive Eugenio Scalfari. Ricordando la posizione del quotidiano da lui fondato – ovvero che Alfano “dovrebbe presto dimettersi lasciando al suo partito il diritto di mettere un altro al suo posto” – Scalfari aggiunge, coinvolgendo nei suoi desiderata anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano: “Questo dovrebbe avvenire, questo ho suggerito venerdì scorso a Berlusconi e questo – penso io – sarebbe gradito anche al Quirinale perché rafforzerebbe il governo nel momento in cui ne ha il maggior bisogno”.
Il Fondatore sogna o è desto?