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Il terzista cinese sbarca in Europa. Un segnale alle griffe

I marchi del lusso vanno in Cina a cercare chi faccia loro le scarpe, i marchi cinesi arrivano in Europa per ‘fare le scarpe’ ai brand europei. Come riportato da Business of Fashion, è il caso di Stella International Holdings, produttore asiatico di calzature per colossi come Prada e Lvmh, che pare essere pronto a puntare sul mercato europeo con l’opening di due negozi a Parigi e un piano di aperture previsto su tutto il vecchio Continente. Il terzista, in realtà, in Cina ha sviluppato già dal 2006 i propri brand (Stella Luna, What For e, più recentemente, Jkjy) e tra Asia e Medio Oriente ha all’attivo ben 400 negozi. In Europa, però, per ora è presente con un solo negozio, in Boulevard Saint-Germain a Parigi, ma conta di espandersi in maniera importante nei prossimi sei mesi.

Fondato a Taiwan nel 1982 e quotato dal 2007 alla Borsa di Hong Kong, Stella annovera tra i propri clienti brand prestigiosi: da Prada a Burberry, da Vera Wang a Bally, da Michael Kors a Brian Atwood. Ma, stando al sito web della compagnia, produce anche per marchi più casual, come Clarks, Ecco, Rockport e Timberland. Come riportato da BoF, il CEO Stephen Chi ha dichiarato di “voler essere un brand internazionale e di ambire a sviluppare un progetto di lusso abbordabile”.

In realtà, nel negozio di Parigi, Stella propone prezzi delle scarpe tra i 250 e i 600 euro, un valore che corrisponde a circa un terzo di un paio di décolleté firmate Prada. Per eliminare ogni eventualità di concorrenza ai brand di cui è terzista, lo stesso Chi si è affrettato a dichiarare: “Non siamo né Prada, né Givenchy né Miu Miu. Vogliamo semplicemente diventare il miglior brand in circolazione in termini di rapporto qualità-prezzo”.

Nè Prada nè Lvmh, secondo quanto riportato da BoF, hanno voluto commentare il loro rapporto con il produttore taiwanese che nel 2012 ha dichiarato vendite retail per 119,4 milioni di dollari (circa 91,4 milioni di euro) con una crescita del 21% e un contributo ai ricavi totali della società in crescita dal 6,6% al 7,7 per cento.

 


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