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Perché Hezbollah è nella lista nera dell’Europa

C’è voluto del tempo ma alla fine l’Unione europea ha deciso di includere l’organizzazione libanese Hezbollah nella lista nera dei terroristi. La decisione è stata presa oggi dai ministri degli Affari esteri. Nell’iscrizione però c’è una contraddizione: secondo alcune fonti diplomatiche è previsto il mantenimento di aiuti finanziari e umanitari.

Fino ad ora l’inclusione di Hezbollah era stata rimandata per gli effetti destabilizzanti nella regione. La fazione politica di Hezbollah è presente nel governo libanese e l’Unione europea partecipa in molti progetti dove questo gruppo è un interlocutore politico. Per questo, nella lista nera sono incluse le frange militari di Hezbollah ed è stata fatta la precisazione che l’Europa continuerà a collaborare con il Libano per sconfiggere la violenza. Le riunioni per decidere l’inclusione sono state molto intense la settimana scorsa. Tra i rappresentanti europei c’erano resistenze tra austriaci, irlandesi e slovacchi.

Un’attesa decisione

Per la ministra israeliana per la Giustizia, Tzipi Livni (che è alla guida delle trattative di pace con i palestinesi), era arrivata l’ora di inserire nella “lista nera” dell’Ue l’ala militare degli Hezbollah libanesi. In un comunicato stampa, il ministro ha detto che “finalmente, dopo anni di dibattiti e di titubanze, è giustamente fallito il tentativo di argomentare che l’attività politica degli Hezbollah sdoganerebbe quella terroristica”.

L’Unione europea ha preso un’iniziativa largamente richiesta da Washington e Israele. Un fatto storico che accade pochi giorni dopo che è stato approvato il divieto all’Unione europea di collaborare con Israele in progetti di ricerca o scambi commerciali che coinvolgano i territori occupati.

Le motivazioni dell’inclusione

Il sostegno dichiarato al regime di Bashar al-Assad in Siria, la convinzione che l’attentato terroristico dell’anno scorso in Bulgaria sia stata un’opera di Hezbollah e il sospetto di attacchi contro interessi israeliani a Cipro hanno accelerato l’inclusione di Hezbollah nella lista dei terroristi.

Il ministro degli Affari esteri britannico, William Hague, ha detto che quando un attacco terrorista si produce in territorio europeo non può non avere conseguenze.

Le conseguenze politiche

Il fatto che l’Europa abbia preso così tanto tempo per dichiarare Hezbollah un’organizzazione terroristica ha un motivo, rilevano alcuni osservatori. Includere l’organizzazione nella lista dei terroristi vuol dire boicottare le attività del gruppo. La principale conseguenza è il blocco degli attivi in territorio comunitario. Anche se sarà difficile limitare l’ala militare e l’ala politico-civile di Hezbollah. Oltre alle conseguenze pratiche dell’inclusione, il messaggio dell’Europa è chiaro: zero tolleranza alla violenza e luce sulle ombre del terrorismo.



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