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Anche i giganti soffrono. Tutte le pene di Alibaba

Alibaba ha ultimamente riorganizzato le sue attività di e-commerce e sostituito il cfo con lo scopo di far fronte alla crescente concorrenza in patria, all’economia in stallo e alle nuove regole con cui Pechino vuole mettere al guinzaglio i giganti tech

Alibaba è sempre stato il re dell’e-commerce cinese, vendendo i suoi prodotti in tutto il mondo come nessuna altra tech del Paese. Ultimamente ha però sofferto a causa della nuova concorrenza nel settore, l’economia che rallenta e per tutte le regolamentazioni imposte dal Dragone che limitano le aziende tecnologiche.

Ad inizio dicembre la società ha annunciato che è in procinto di riorganizzare le sue attività di e-commerce internazionali e nazionali e di aver sostituito l’attuale direttore finanziario (Cfo). La nuova struttura di Alibaba sarà suddivisa in due “marketplace”, uno cinese e uno internazionale. A dirigere il primo sarà Trudy Dai, che precedentemente gestiva solo alcune piattaforme, con l’obbiettivo di creare più sinergie con la vendita incrociata e l’integrazione della supply chain.

Mentre, a capo del mercato internazionale ci sarà Jiang Fan, anche lui interno all’azienda: finora guidava il solo mercato nazionale. Jiang avrà l’obbiettivo di “globalizzare” la società, e non solo nel campo del commercio e del cloud computing. Globalizzazione necessaria, secondo Danny Law, analista di Guotai Junan, per “cercare un nuovo potenziale di crescita mentre la Cina aumenta la supervisione sulle aziende nazionali.”

A partire da aprile, invece, cambierà il Cfo e a prendere il posto di Maggie Wu ci sarà Toby Xu, che si è unito al gruppo di Alibaba tre anni fa dopo una lunga esperienza da Pwc.

Nonostante le buone intenzioni, “altre piattaforme stanno crescendo più velocemente di Alibaba”, ha detto Lu Zhenwang, Ceo di Wanqing Consultancy con sede a Shanghai. Tra queste nuove stelle nascenti dell’e-commerce vi è Pinduoduo Inc, quotata anche al Nasdaq, e molto forte nelle zone rurali della Cina.

Come ha scritto Reuters, “l’e-commerce rurale è più un business di persone rispetto all’e-commerce regolare e Alibaba è anni indietro rispetto a Pinduoduo nel formare relazioni con i principali commercianti e produttori locali” e per questo motivo sarà difficile per Alibaba crescere con tanta rapidità come Pinduoduo, nonostante la suddivisione gestionale del mercato. Al contempo però, a Pinduoduo manca la forte interazione con i clienti che ha Alibaba grazie alla sua app WeChat, ragione per cui il primo potrebbe avere difficoltà ad uscire dalla sua comfort-zone rurale.

Pinduoduo è solo uno dei molti competitori in crescita nel mercato cinese che stanno facendo soffrire Alibaba. JD.com rimane il suo rivale più vicino, Meituan e Baidu stanno diventando sempre più più forti, mentre molte altre start-up stanno crescendo in settori specifici come quelli del trucco, vestiario e scarpe. Secondo Lu Zhenwang sarà difficile per Alibaba invertire la situazione, e per questo dovrà adottare una strategia difensiva per non perdersi nel mercato e nelle regolamentazioni.



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