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I dati sulla ricchezza che fanno riflettere. L’opinione di Zacchera

È per lo meno sconcertante che in questo momento i 10 super-ricchi del mondo detengano da soli una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, composto da 3,1 miliardi di persone

L’associazione no profit Oxfam ha diffuso i dati sulla ricchezza nel mondo che dovrebbero far riflettere tutte le persone di buon senso. Pochi sanno, infatti, che nei primi 2 anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del pianeta hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15 mila dollari al secondo, ovvero 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della stessa pandemia.

Al di là delle buone intenzioni è per lo meno sconcertante che in questo momento i 10 super-ricchi del mondo detengano da soli una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, composto da 3,1 miliardi di persone. Intanto ogni 4 secondi nel mondo una persona muore per fenomeni connotati da elevati livelli di disuguaglianza percepibile, come mancanza di accesso alle cure, fame, crisi idrica, violenza di genere. Dall’inizio dell’emergenza Covid, ogni 26 ore un nuovo miliardario si è unito ad una élite composta da oltre 2.600 super-ricchi le cui fortune sono aumentate di ben 5 mila miliardi di dollari, in termini reali, tra marzo 2020 e novembre 2021. Per un miliardario in più ci sono state quindi circa 94.000 persone che per contro sono morte in stato di indigenza.

La pandemia ha molto accresciuto le disuguaglianze e secondo gli studi del Credit Suisse a livello mondiale, l’1% più ricco delle famiglie possiede ora il 43% di tutta la ricchezza del pianeta mentre il 50% più povero detiene appena l’1%. All’interno di esso, ci sono 175 mila super-ricchi con un patrimonio netto minimo di 50 milioni di dollari, un numero minuscolo di persone (meno dello 0,1%) che però detiene il 25% della ricchezza globale!

Si è arrivati quindi al paradosso che mentre le banche centrali sono intervenute pompando migliaia di miliardi per sostenere l’economia la gran parte di queste risorse sono però finite nelle tasche dei miliardari che hanno cavalcato il boom del mercato azionario e di alcuni specifici settori come quello farmaceutico.

Il biennio di Covid ha infatti registrato proprio il boom degli utili nel settore farmaceutico, fondamentale nella lotta alla pandemia ma succube alla logica del profitto e che ha impedito perfino la sospensione temporanea dei brevetti che avrebbero permesso di aumentare la loro produzione e salvare vite nei paesi più poveri dove sono arrivati ad oggi meno dell’1% dei vaccini prodotti. con meno del 5% della popolazione che risulta vaccinata.

Sono dati che a rifletterci fanno rabbrividire, ma che evidentemente non interessano alla gran parte della popolazione che non se ne scandalizza, non fa nulla di concretamente visibile per cambiarli né chiede ai propri governi – almeno là dove sia democraticamente possibile – di creare con urgenza degli adeguati correttivi, come applicare per esempio almeno una tassazione minima sulle speculazioni finanziarie.

Tutti dati emersi e ribaditi anche nell’ultimo incontro della grande finanza a  Davos, il tradizionale appuntamento dei “paperoni” tenutosi quest’anno senza concentramento di superjet tra le alpi svizzere  ma più sobriamente on line stante l’imperversare del Covid.

Giusto per una annotazione finale, nelle classifiche del 2021 i dieci più ricchi del mondo risultano Elon Musk (con un patrimonio di 274,7 miliardi di dollari, Bernard Arnault (198,9 miliardi), Jeff Bezos (194,5 miliardi), Bill Gates (138,3 miliardi) e poi Larry Page (124,5), Mark Zuckerberg (123,1), Larry Ellison (120,8) Sergey Brin (120 miliardi), Warren Buffett (109,1) e Steve Baller (106.5). Giovanni Ferrero è l’italiano più ricco (33,3 miliardi) mentre Silvio Berlusconi e famiglia sono “solo” a quota 7,5 praticamente – a confronto – dei poveracci. La confederazione no profit Oxfam ha calcolato nel suo ultimo rapporto che in questi due anni il numero uno di Amazon Jeff Bezos è quello che ha incrementato di più il proprio patrimonio per oltre 81,5 miliardi di dollari: il suo surplus nei primi 21 mesi della pandemia equivale al costo completo stimato della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale.

Se vi sembra che un mondo così non possa ben funzionare può consolare il fatto che – da Lazzaro al ricco Epulone – alla fine si muore tutti allo stesso modo perché i soldi non portano certo all’immortalità.

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