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I numeri di Facebook che eccitano Zuckerberg

Facebook archivia alla grande il secondo trimestre 2013 e la riscossa parte dai ricavi pubblicitari, la voce che spaventa di più gli ad dei grandi colossi di internet. Entusiasta la reazione di Wall Street, più cauta quella degli analisti che pensano al futuro. Il balzo delle entrate pubblicitarie mobile è il riflesso di uno spostamento degli utenti dai pc fissi tradizionali, e non di un flusso, che approda al social network per la prima volta. Benissimo quindi i numeri, ma il focus resta attrarre utenti nuovi, arginando eventuali tradimenti, specialmente dei teenager americani, su altri social network di moda.

I dati della trimestrale

Facebook sorprende in positivo pubblicando i dati di una trimestrale che aveva dato non pochi pensieri ai suoi investitori. E lo fa proprio nel settore che suscitava più dubbi: gli introiti pubblicitari generati dai dispositivi mobile. Il social network con sede a Menlo Park, California, nel secondo trimestre dell’anno ha messo a segno utili e ricavi che hanno battuto le stime degli analisti: i profitti al netto di voci straordinarie sono arrivati a 488 milioni di dollari, o 19 centesimi per azione contro i 14 stimati. I ricavi sono invece saliti del 53% rispetto allo stesso trimestre del 2011, a 1,18 miliardi di dollari.

Il settore mobile

A stupire è stato soprattutto il settore mobile: ha registrato ricavi che hanno rappresentato il 41% del totale, il 30% in più del trimestre precedente. Come ha dichiarato il direttore finanziario del gruppo, David Ebersman, “uno degli aspetti che emerge da questo trimestre è che il modello pubblicitario associato a News Feed funziona”.

Gli utenti

Ma ecco i numeri: gli utenti attivi ogni giorno hanno raggiunto quota 699 milioni, segnando un aumento del 27% rispetto all’anno scorso. Quelli che invece accedono al social network fondato da Mark Zuckerberg sono arrivati a 1,15 miliardi, più 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Wall Street ha subito festeggiato la performance positiva, arrivata a mercati chiusi: nell’after-hours il titolo è schizzato in alto guadagnando fino al 20%.

Ma, nonostante il balzo a Wall Street, gli analisti si stanno concentrando più sulle inserzioni che possano attrarre nuovi pubblicitari sul sito, più che sui ricavi mobile, che rappresentano uno spostamento su smartphone delle vendite che prima avvenivano su pc fissi. Facebook, sottolinea il Financial Times, ha snellito la sua piattaforma per le vendite a giugno per rendere più facili e veloci gli acquisti online per i nuovi clienti, rendendo evidente l’obiettivo di attrarre Pmi sul sito.

La strategia di Zuckerberg

Il fondatore e ad Mark Zuckerberg ha spiegato che aumentando il numero di inserzionisti, il gruppo punta a rendere più competitiva e concorrenziale la piattaforma. Gli spazi pubblicitari rappresentano oggi il 5% dei contenuti nel news feed, la pagina di un nuovo cliente. Ma per l’ad aumentare questa proporzione non sembra essere una priorità, come invece è quella di accrescere la quota che, di conseguenza, un pubblicitario deve pagare per vedere la sua inserzione sul sito.

La diffusione tra i teenager

E Zuckerberg ha criticato anche chi sostiene che i teenager comincino a snobbare Facebook, puntando su altri social network, e che nuovi servizi implichino meno tempo trascorso sul sito. “Si potrebbe, ingenuamente, dare per scontato che con servizi nuovi gli utenti trascurino Facebook. Proprio quello che non sta succedendo”, ha detto. “Abbiamo conquistato quasi tutto il segmento dei teenager americani, e il numero dei teen che usano il nostro Facebook su basi giornaliere e mensili è al picco più alto nell’ultimo anno e mezzo”, ha concluso.


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