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Il mio presidente? Renato Antonioli! L’omaggio di Zacchera

Il centro-destra votava scheda bianca quindi non danneggiavo nessuno, così al secondo scrutinio del 9 maggio 2006 raccolsi un manipolo di amici e li pregai di votare per lo “sconosciuto” candidato novarese che raccolse in totale ben 7 voti uscendo così dall’anonimato dei “voti dispersi” risultando – tra l’altro – il 7° candidato più votato

Mentre friggono le trattative in vista delle elezioni presidenziali e le voci si rincorrono tra possibili nomi e veti incrociati, permettetemi lo spazio di un ricordo personale.
Nei 18 anni della mia vita parlamentare ho partecipato a due elezioni per il Presidente della Repubblica ovvero agli scrutini che portarono al Colle Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.
Sul primo niente da dire, ma il secondo proprio non mi andava per i suoi mai pentiti trascorsi comunisti e così – approfittando che non vi erano candidati alternativi – pensai di fare un omaggio ad un mio amico, Renato Antonioli, vicesindaco di Gozzano che già allora era in cattive condizioni di salute e che purtroppo ci lascò poco tempo dopo.

Renato era stato per molti anni consigliere comunale del MSI-DN a Gozzano, cittadina sul Lago d’Orta in provincia di Novara, sempre solo contro tutti (un po’ come me a Verbania) ma vincendo poi le elezioni comunali con una lista civica per la quale venne nominato vice-sindaco. Faceva il tipografo, un uomo integerrimo, volitivo e pieno di ironia, sempre in attività almeno finché la salute lo sorresse.

Il centro-destra votava scheda bianca quindi non danneggiavo nessuno, così al secondo scrutinio del 9 maggio 2006 raccolsi un manipolo di amici e li pregai di votare per lo “sconosciuto” candidato novarese che raccolse in totale ben 7 voti uscendo così dall’anonimato dei “voti dispersi” risultando – tra l’altro – il 7° candidato più votato.

Il bello è che nessuno sapeva chi fosse: all’annuncio del presidente della Camera con il suo nome al primo o secondo voto qualcuno pensò ad Antonioni, l’ex capitano della Fiorentina (un po’ azzeccandoci, perché Renato era un buon giocatore di calcio, capitano per diversi anni della squadra del suo paese e soprattutto super tifoso viola, francamente l’unico delle nostre parti che mai abbia conosciuto) poi, dal terzo voto in su, qualcuno in aula si pose il problema.

Visto che poi uscì qualche voto non solo con il cognome ma anche con il nome, quel “Renato Antonioli” fu alla fine chiaro per tutti, ma – appunto – chi era? Secondo Wikipedia al nome corrispondeva un ex sciatore alpino, invece il candidato votato –era proprio l’ex capitano del Gozzano, come emerse poi ampiamente sulla stampa locale.

Ricordo ancora il ritaglio del “Corriere della Sera” con l’esito dello scrutinio che Renato affisse con orgoglio sulla vetrina della sua tipografia e credo di avergli regalato una delle più grandi e ultime soddisfazioni della sua vita.


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