Skip to main content

Le nozze gay segno dell’Apocalisse: condannabile per omofobia il Patriarca russo Kirill

temo che se continua a professare le sue convinzioni il patriarca di mosca e di tutta la russia, kirill, sia il primo illustre candidato ad essere perseguito per il reato di omofobia e con lui tutti i russi ortodossi che ne dovessero promuovere il giudizio. forse è proprio vero che l’apocalisse è prossima…

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, si scaglia contro i Paesi che hanno approvato i matrimoni tra omosessuali – a suo dire, “segni pericolosi dell’apocalisse” – e avverte sul rischio della dittatura del libero arbitrio. In occasione della liturgia tenuta, il 21 luglio nella cattedrale di Kazan, sulla piazza Rossa a Mosca, il leader della Chiesa russo-ortodossa ha denunciato la presenza di forze colossali intenzionate a “convincere tutti noi che l’unico valore è il libero arbitrio, e che nessuno ha il diritto di violare questo valore, anche quando una persona sceglie il male o un comportamento socialmente pericoloso”. “Tutto purché non violi le norme del diritto civile”, ha aggiunto, riconoscendo poi come queste norme siano comunque “facili da raggirare”. “Negli ultimi tempi, in una serie di Paesi la scelta del peccato è stata approvata e giustificata dalla legge, e quelli che in buona coscienza, combattano con tali leggi imposte da una minoranza, vengono repressi”, ha denunciato il Patriarca. Questo, a suo dire, è “un pericoloso segno dell’apocalisse e noi dobbiamo fare di tutto per garantire che sul territorio della Santa Russia il peccato non venga mai giustificato dalla legge, perché questo significherebbe che la nazione ha intrapreso la strada dell’autodistruzione”. 
Kirill ha ribadito la sua approvazione alla legge “contro la propaganda gay”, di recente firmata dal presidente Vladimir Putin. La nuova legge, criticata dai difensori dei diritti umani, punisce qualsiasi atto di “propaganda di relazioni sessuali non tradizionali davanti a minori”, con multe e periodi di detenzione.


×

Iscriviti alla newsletter