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Il tennis di regime e il ritorno di Peng Shuai

Malintesi, politica, sport e spirito olimpico. La tennista, scomparsa da mesi, ha concesso un’intervista al francese L’Equipe, dopo una cena con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale. L’uso della sua immagine nei Giochi di Pechino

Sarebbe tutto un malinteso, un enorme malinteso. Non c’è stata dunque alcuna violenza sessuale da parte dell’ex vice primo ministro cinese né pressione nei confronti della tennista Peng Shuai? Almeno così ha assicurato lei stessa nell’intervista al quotidiano francese L’Equipe, la prima concessa a una pubblicazione occidentale.

Dopo mesi di silenzio, la sportiva ha negato ancora una volta le accuse pubblicate sul suo account Twitter, successivamente oscurato dal governo cinese.

In seguito alla “scomparsa” di Peng, è scattato l’allarme sulle sue condizioni di salute e lo stato di censura. E ora, durante i Giochi olimpici invernali a Pechino, la giovane appare di nuovo per assicurare che sta bene e vive una vita normale, come detto dalle autorità cinesi.

Peng ha ringraziato la comunità internazionale per la preoccupazione, ma ha rassicurato sul suo benessere: “Vorrei sapere: perché tanta preoccupazione? Non ho mai detto che qualcuno mi ha aggredito sessualmente […] Questo post ha dato origine a un enorme malinteso nel mondo esterno. Spero che il significato di questo post non venga più distorto. E spero anche che non si aggiunga altro clamore a questo”. Ha detto che non è “scomparsa”, ma che è stato impossibile rispondere a tutti i messaggi che ha ricevuto.

La tennista ha ricevuto i giornalisti di L’Equipe – che hanno dovuto inviare le domande in anticipo – in una suite nel 16° piano dell’albergo dove risiede il Comitato Olimpico Cinese. “I sentimenti, lo sport e la politica sono tre cose molto diverse – ha aggiunto Peng -. Lo sport non deve essere politicizzato perché quando questo succede, la maggior parte delle volte equivale a dare negare lo spirito olimpico e questo va contro la volontà del mondo dello sport e degli sportivi”.

Nella conversazione con L’Equipe, Peng ha confermato di avere cenato con Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio). Il rappresentante dell’organizzazione avrebbe chiesto a Peng quando ha in programma di tornare a gareggiare e quali sono i suoi progetti, al che Peng ha risposto che per adesso è in pausa a causa di una lesione al ginocchio.

“Quando ero all’estero lo facevo per qualche torneo o per ricevere le cure – ha spiegato Peng -. Prima della pandemia viaggiavo a Monaco ogni due o tre mesi per ricevere il trattamento. In pandemia questi programmi sono quasi impossibili”.

L’agenzia Ap sostiene che la tennista continuerà a seguire i Giochi a Pechino e molto probabilmente comparirà accompagnata da Bach per la consegna di alcune medaglie.



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