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Gli Stati Disuniti e il rischio Midterm. Scrive La Palombara

Una democrazia incompleta, anzi imperfetta. Il mondo guarda agli Usa, e non trova un buon esempio. Dall’ombra di Capitol Hill agli occhiolini repubblicani, analisi di un malessere (che ci riguarda). Il commento del prof. Joseph La Palombara

Gli Stati Uniti hanno sperimentato gravi divisioni in passato, non solo negli anni scorsi. Per averne la prova basta scavare nella storia americana. Le leggi sugli “stranieri e le sedizioni” alla fine del diciottesimo secolo ne sono un esempio eloquente. O ancora possiamo pensare alla buffonata dell’Huac (House Unamerican Activities Committee) così come più recentemente alle brutali iniziative del senatore McCarthy. Senza cadere nel cliché, un po’ abusato, della Guerra Civile. Insomma, l’America è già stata divisa nella sua storia.

Ma nulla di tutto questo è paragonabile a quel che succede oggi. L’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 è il triste segno che la democrazia americana, mai davvero realizzata a pieno, corre un grave pericolo. Tanto che non sarebbe folle immaginare in un futuro non lontano un’involuzione autoritaria. Di seguito spiego perché.

Partiamo da un dato sconfortante: uno dei due grandi partiti americani, il Partito repubblicano o GOP, sembra di fatto non voler preservare davvero il sistema democratico. All’opera c’è qualcosa di più profondo del “trumpismo”. Qualcosa di più grande degli assai poco democratici giochetti del senatore Mitch McConnell. Due uomini con un atteggiamento a loro modo autoritario.

Questo Partito repubblicano sta contribuendo all’erosione della democrazia americana. Tranne un paio di iscritti e poco più, nessuno ha davvero preso le distanze dall’ex presidente. L’atteggiamento dei Repubblicani in Parlamento lascia senza parole. Si finisce per avere nostalgia dell’Elefantino ai tempi dei Rockfellers.

Nell’amministrazione e in diversi Stati dove hanno la maggioranza ci sono repubblicani che passano norme che renderanno difficile se non impossibile votare a persone di colore, latinoamericani e gente povera. Negare il diritto di voto significa calare il sipario su qualsiasi democrazia.

Per questo ritengo che oggi gli Stati Uniti siano una democrazia parziale, o meglio imperfetta. Nessuno che abbia compreso gli effetti della schiavitù e conosca la Costituzione americana potrebbe dire il contrario. Affermare che negli Stati Uniti c’è un razzismo latente è dire un’ovvietà, anche in questi tempi che presumiamo “illuminati”.

Per capirlo basta porre qualche domanda agli americani, specie a chi abita negli Stati rossi. Montana, Idaho, Dakota. Per non parlare del profondo Sud. Ironia della sorte. Un tempo gli europei guardavano agli Stati Uniti come all’esempio di un Paese democratico. Oggi succede il contrario.

Per queste ragioni le elezioni di mid-term di quest’anno e la sfida per le presidenziali del 2024 hanno un significato speciale. Un estremista come Trump lo sa fin troppo bene. Il mondo democratico osserverà e cercherà di capire come votano gli americani.


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