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Londra in aiuto di Kiev. Ecco il piano di Boris

Il premier britannico Boris Johnson ha convocato una “riunione di crisi” per decidere gli aiuti finanziari, umanitari ed equipaggiamenti da offrire a Kiev per difendersi dall’attacco russo. L’intervento della regina Elisabetta

“Nostre peggiori paure sono diventate realtà e tutti gli avvertimenti sull’invasione russa si sono dimostrati tragicamente accurati”. Il primo ministro britannico Boris Johnson si è espresso sull’attacco in Ucraina da parte della Russia. “È in corso un’invasione via terra, via mare e per via aerea – ha precisato Johnson -. Putin ha scatenato la guerra in Europa attaccando senza alcuna provocazione o scusa credibile”.

Davanti a questo fatto, il premier britannico è intransigente: “Non possiamo voltarci dall’altra parte e non lo faremo […] Oggi concorderemo un massiccio pacchetto di sanzioni economiche che mirano ad azzoppare l’economia Russa. La nostra missione è chiara, dal punto di vista diplomatico, politico, economico ed eventualmente militare. Questa odiosa e barbara avventura dovrà finire con un fallimento”.

Johnson ha proseguito spiegando che “con tutte le sue bombe, carri armati e missili non credo che il dittatore russo riuscirà mai a soggiogare l’Ucraina […] Naturalmente faremo di tutto per mantenere al sicuro il nostro Paese”.

“È un attacco alla democrazia e alla libertà nell’Europa orientale e in tutto il mondo – ha concluso il primo ministro britannico -. Questo è un diritto che il Regno Unito difenderà sempre”. L’invito di Johnson è di “mettere fine in maniera collettiva alla dipendenza dal greggio e dal gas che dà questa presa a Putin sull’Europa”.

Ore prima Johnson aveva scritto su Twitter: “Sono sconvolto dagli eventi orribili in Ucraina e ho parlato con il presidente Zelensky per discutere i prossimi passi […] Il presidente Putin ha scelto una strada di spargimento di sangue e distruzione lanciando questo attacco non provocato all’Ucraina. Il Regno Unito e i nostri alleati risponderanno con decisione”.

È stato confermato così il sostegno dei britannici all’Ucraina, ma non solo a parole. James Cleverly, ministro di Stato britannico per l’Europa e il Nord America, ha dichiarato che saranno forniti aiuti economici, umanitaria ed equipaggiamenti per aiutarli a difendersi contro l’attacco russo, anche se Kiev non è un membro della Nato: “Il nostro impegno verso gli alleati orientali è anche quello di aumentare i dispiegamenti di nostri militari verso i nostri alleati orientali”.

“Il Regno Unito e gli alleati risponderanno in forma decisa” all’attacco deciso dalla Russia, ha sottolineato Liz Truss, ministro degli Esteri britannica. “Siamo con l’Ucraina e lavoreremo con i nostri soci internazionali per rispondere a questo terribile gesto di aggressione”, ha aggiunto.

Keir Starmer, leader del Partito Laburista, ha chiesto al premier Johnson se il Regno Unito è disposto a vietare alla Russia il sistema di pagamento internazionale SWIFT, a cui il primo ministro ha risposto che saranno intensificate le sanzioni con una nuova legge di vasta portata.

Johnson ha convocato una riunione straordinaria “di crisi” per prendere le decisioni che riguardano questi aiuti aggiuntivi all’Ucraina. Un portavoce di Downing Street ha spiegato che “il primo ministro presiederà una riunione di crisi alle 7:30 locali per discutere la risposta agli orribili attacchi in Ucraina questa mattina”.

Anche la regina Elisabetta fa parte della gestione della crisi. La sovrana, in isolamento per la positività al Covid-19, ha comunque tenuto la sua udienza settimanale con il premier Johnson in collegamento telefonico, secondo Buckingham Palace.



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