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Invasione russa? Inaccettabile. Parola della Lega (dal Cpac)

Di Europarlamentari Lega

A Formiche.net l’appello di otto europarlamentari leghisti reduci dal Cpac, la conferenza conservatrice in Florida. L’invasione di Putin in Ucraina è “ingiustificabile e inaccettabile”, forse Trump l’avrebbe gestita meglio di Biden. Da Orlando un colpo alla woke culture

Rinsaldare e riaffermare lo storico rapporto di amicizia che da lungo tempo lega il nostro partito all’universo conservatore americano. Confrontare idee e opinioni per trovare punti di incontro e visione comune nei confronti delle sfide future da affrontare insieme, su entrambe le sponde dell’Atlantico. Ribadire con forza l’importanza delle nostre battaglie, dei nostri valori, delle nostre identità, per fare squadra in vista dei decisivi appuntamenti elettorali delle mid-term negli Stati Uniti e delle amministrative e politiche in Italia.

Sono solo alcune delle parole d’ordine che hanno caratterizzato la nostra missione, assieme al gruppo Identità e Democrazia del Parlamento Europeo, al Cpac 2022, svoltosi per il secondo anno consecutivo a Orlando, in Florida. Un’esperienza necessaria per comprendere meglio e conoscere da vicino la galassia conservatrice americana e un’opportunità fondamentale per costruire ponti tra la nostra e la loro realtà all’insegna di posizioni politiche affini, se non del tutto analoghe, su numerosi temi, dalla difesa dei confini contro l’immigrazione clandestina alla difesa dei valori della famiglia, passando per il contrasto al fondamentalismo islamico e per la questione – sempre più attuale – della lotta agli eccessi del “politicamente corretto”.

Non è un caso che ad accompagnare l’edizione di quest’anno dell’evento fosse lo slogan “Awake not Woke”, forma difficilmente traducibile che mette in contrasto l’essere all’erta rispetto all’ideologia “woke”, quella di chi abbatte le statue di Cristoforo Colombo, di chi vuole rimuovere i riferimenti al Natale dai messaggi di auguri o di chi vuole rimuovere dai libri di storia autori, artisti, figure storiche del passato nel nome della cancel culture; una deriva alquanto preoccupante, che trae origine proprio negli Usa e che da tempo dilaga anche in Europa con effetti nefasti.

Ma la nostra partecipazione al Cpac 2022 ci ha consentito, grazie a numerosi incontri con personaggi chiave del conservatorismo Usa e dei movimenti facenti parte del centrodestra a stelle e strisce, di vedere in prima persona i preparativi per la riscossa del Partito Repubblicano che, in netta ascesa nelle percentuali di gradimento, punta a riconquistare la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti e al Senato il prossimo novembre, in occasione delle elezioni di medio termine.

È notizia di questi giorni che la maggior parte degli americani – come certificato dagli ultimi sondaggi NPR/PBS NewsHour/Marist – considera il primo anno di amministrazione Biden “un fallimento”. Inflazione alle stelle, promesse mancate e risposte troppo deboli alla pandemia, disastro in Afghanistan: dopo solo dodici mesi dall’insediamento, la delusione degli americani nei riguardi della presidenza democratica è tangibile.

Le ricette della sinistra, anche oltreoceano, si rivelano sbagliate e negli Usa già si respira un forte desiderio di cambiamento. Il rilancio delle idee del centrodestra in America può e deve necessariamente fungere da incoraggiamento per chi condivide le medesime idee in Italia e in Europa, mettendo in campo una serie di politiche che mettano l’individuo, le sue libertà e i suoi diritti al centro.

Nei giorni del Cpac, purtroppo, a diverse migliaia di chilometri da Orlando, il mondo ha dovuto fare i conti con l’inaccettabile e ingiustificabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, che ha portato nuovamente la guerra in Europa. Un evento drammatico, accolto ovviamente con grande apprensione anche sul territorio statunitense: buona parte degli americani, stando ai sondaggi, ritiene che ciò non sarebbe avvenuto, se alla Casa Bianca ci fosse stato ancora Donald Trump.

Non possiamo saperlo, ovvio: ma ciò che è certo è che, nei quattro anni di presidenza repubblicana, non ci sono state guerre, e questo è un dato di fatto. Ma anziché pensare al passato, abbiamo voluto occuparci di presente e parlare di futuro: con gli amici repubblicani, abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni per l’escalation militare, ribadendo il nostro impegno a favore della pace.

L’Occidente deve imparare dagli errori del passato e mostrarsi unito e compatto, Usa e Ue, nell’opporsi alle minacce, provengano esse da Mosca o da Pechino o da Pyongyang. Noi siamo e saremo sempre dalla parte della libertà e della democrazia, contro ogni sopruso.

Gli europarlamentari della Lega che hanno partecipato al Cpac 2022

Alessandra Basso, Susanna Ceccardi, Rosanna Conte, Danilo Oscar Lancini, Antonio Maria Rinaldi, Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Annalisa Tardino

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