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La Capitale è pronta per il salto verso il 5G

Si è svolto nella Sala della Protomoteca del Campidoglio l’evento “La nuova Capitale: Veloce, digitale e sostenibile”, seconda tappa del TourFor5G organizzato dalla Fondazione Ottimisti & Razionali in collaborazione con Inwit. Tra i presenti, Roberto Gualtieri e Giovanni Ferigo

Il potenziamento della qualità dei servizi erogati per cittadini e imprese attraverso la realizzazione di una rete 5G pervasiva è un fattore chiave per costruire un ecosistema che sfrutti la tecnologia per creare valore e guidare il processo di digitalizzazione.

Questa rivoluzione passa inevitabilmente per le città dove le reti avanzate di nuova generazione sono fondamentali per favorire l’adozione tecnologica nei settori verticali, come trasporti, turismo, lavoro, telemedicina, smart city, monitoraggio industriale. Oggi con il Pnrr le opportunità per rendere le città più digitali e connesse sono molteplici.

Impossibile non pensare al ruolo della Capitale nella realizzazione di questo ambizioso progetto. Proprio perché la digitalizzazione di Roma è una delle priorità dell’attuale amministrazione capitolina ma anche una sfida complessa dato l’immenso patrimonio storico e culturale che rende difficoltoso l’innesto di nuove tecnologie.

Di questo è molto altro si è discusso nell’evento in Campidoglio ‘La nuova Capitale: veloce, digitale, sostenibile’, secondo appuntamento del TourFor5G organizzato dalla Fondazione Ottimisti e Razionali in partnership con Inwit e coordinato da Claudio Velardi, presidente FOR.

Veloce, digitale e sostenibile sono gli aggettivi richiamati dal sindaco Roberto Gualtieri per descrivere la Roma del domani. “Quella di digitalizzare la città è la priorità principale che ci siamo dati. Dotare la Capitale di un’infrastruttura è fondamentale se vogliamo proiettare la città nel futuro. La vera sfida è il 5G, ma una rete tra tutte le parti interessate e un dialogo serrato con gli operatori è la precondizione per poter parlare di digitalizzazione. Su questo facciamo sul serio, perché se non andiamo a fondo non riusciremo mai a sfruttare appieno le potenzialità”.

Il primo cittadino ha proseguito ribadendo che “dotare Roma di una rete avanzata di nuova generazione con un 5G diffuso è fondamentale perché consente di far passare per la città e rendere accessibili servizi avanzatissimi per i cittadini e per le imprese. Si tratta di un meccanismo, quello basato sulle reti diffuse e piccole, che riduce le emissioni e l’inquinamento visivo delle grandi antenne e consente a Roma di fare un salto nel futuro”.

Per questo servirà naturalmente fare sistema con gli operatori tlc. “Abbiamo deciso di essere più vicini alle istituzioni locali per stringere con loro un’alleanza per favorire il deployment del 5G e condividere quelli che sono gli effetti positivi”. Lo ha detto Giovanni Ferigo, amministratore delegato Inwit, durante il suo intervento ricordando anche che “quella di Roma è la seconda tappa, la prima è stata a Napoli, le prossime saranno a Firenze, Genova, Venezia e Verona”.

Ferigo ha descritto la collaborazione con il Campidoglio richiamando alcuni esempi, come il restyling degli apparati in via delle Botteghe Oscure e in via del Babuino. “Il principio dei nostri interventi è basato sul rispetto del patrimonio artistico – ha detto Ferigo – con apparati poco invasivi sfruttando antenne di piccole dimensioni a basso impatto ambientale. La nostra alleanza con l’amministrazione sarà per i prossimi 7 anni con torri sostenibili e riciclabili”.

Non può infatti esserci digitalizzazione senza attenzione alla sostenibilità e ai vantaggi che questa tecnologia permette di avere sulla qualità della vita nelle città. Grazie a sistemi di sensoristica che permettono di abbattere tempi di attesa nel traffico o nelle strutture sanitarie, ma anche “una città più sicura, con circa il 10 per cento in meno di incidenti e il 30 per cento in meno di furti” ha concluso Ferigo.

La tutela dell’ambiente e la riduzione delle emissioni sono tra i temi toccati da Nicola Blefari Melazzi, Professore di Telecomunicazioni all’Università di Roma Tor Vergata e direttore del Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni). “Il 5G è diverso dalle generazioni precedenti del mobile perché è più veloce e ha prestazioni migliori: con le performance garantite dal 5G finalmente si apre la strada a una serie di nuove applicazioni che vanno dal controllo del traffico, alla sicurezza, dall’industria alle operazioni a distanza” ha spiegato il Professore.

Per realizzare questo cambio di paradigma andranno necessariamente implementate le infrastrutture in fibra e 5G ovunque. Ma, data la pervasività di questa tecnologia, le infrastrutture dovranno necessariamente essere sostenibili. “Il 5G consuma 10 volte meno del 4G per ogni bit trasportato – ha aggiunto Blefari Melazzi – Grazie al 5G sono garantiti risparmi del 10% in tutti i settori, a partire dai trasporti”.

La particolarità delle bellezze artistiche di Roma, il cui centro storico è patrimonio Unesco, non può essere tralasciata quando si parla di sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia a beneficio del turismo e dell’economia. Ne è convinta Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio I di Roma, secondo cui “oggi c’è una congiunzione astrale assai favorevole per la digitalizzazione, una nuova amministrazione molto consapevole ed esperta di questi temi, la prospettiva del Pnrr, dell’Expo e del Giubileo e l’obiettivo delle “Città in 15 minuti” su cui stiamo lavorando e che nel Municipio I è fondamentale”.

Per programmare meglio e in modo più trasparente gli interventi infrastrutturali, però, sarà necessario incrementare il dialogo con gli operatori. Lo ha ribadito Paolo Aielli, Direttore Generale e City Manager del Campidoglio, secondo cui per realizzare l’infrastruttura tecnologica abilitante bisogna strutturare in maniera più sistematica gli interventi degli operatori, soprattutto semplificando le norme che governano i rapporti con l’amministrazione. Questo riguarda, in particolare, il regolamento per le antenne mobili e il regolamento dei sottoservizi, come le tlc ma anche le società multiservizi.

L’incapacità di programmazione, a suo avviso, nasce proprio dal fatto che non c’è un sistema adeguato di relazione tra amministrazione e operatori. La pandemia è stata un evento disruptive che ha cambiato radicalmente il nostro modo di intendere la socialità, l’istruzione e il lavoro. Ha modificato inevitabilmente anche il modo in cui usiamo la tecnologia, aprendo la strada al concetto di new normal.

Il ruolo centrale del della tecnologia e del 5G per la città è stato confermato dall’assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità Monica Lucarelli: “Lo abbiamo visto durante il lockdown, con la Dad e lo smart working. L’amministrazione è pronta a fare un salto in avanti anche attraverso il Suap, punto d’incontro per le imprese. Il concetto delle antenne distribuite è fondamentale e l’obiettivo è rendere Roma una città digitale, d’altra parte il Pnrr arriva dalla Next Generation Europe”. Proseguendo, l’assessore ha ricordato che: “nelle prossime settimane porteremo in giunta le delibere per la semplificazione del regolamento sulle autorizzazioni per Il 5G, avere 210 giorni di attesa ci fa essere distanti da qualsiasi piattaforma a livello internazionale”.



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