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Tutte le ipotesi sulla scomparsa del ministro della Difesa russo

Problemi cardiaci o vittima del processo di “purificazione” di Putin? Da 13 giorni non ci sono tracce di Sergei Shoigu, fedelissimo del presidente russo e uomo chiave per la strategia militare della Russia. E non è l’unico ad essere sparito…

Da quasi due settimane Sergei Shoigu non appare in pubblico. Il ministro della Difesa russo fa parte dell’entourage dei fedelissimi di Vladimir Putin. È stato Dmitry Treschanin, giornalista di Radio Free Europe, testata di opposizione al Cremlino, ad accorgersi della strana assenza di Shoigu.

Successivamente, Agentstvo – censurata dal Cremlino – ha tracciato gli ultimi eventi in cui c’era Shoigu e l’ultimo risale all’11 marzo, quando ha parlato con il ministro della Difesa turco, Hulusi Akmar.

Lo stesso giorno, secondo il giornale, il ministero della Difesa ha riferito di una visita di Shoigu all’ospedale clinico militare centrale di Mandryk, dove c’è stata la consegna di alcuni premi all’esercito russo per la guerra in Ucraina.

Il 18 marzo, il sito web del Cremlino ha menzionato Shoigu sostenendo che era presente in una riunione in cui Putin ha discusso con i membri del Consiglio di sicurezza il progresso delle operazioni militari in Ucraina. Ma non ci sono foto né video di questo incontro.

Secondo la Bbc, le opinioni del ministro della Difesa sono le più ascoltate e considerate dal presidente. Per molti anni Putin e Shoigu sono stati distanti, ma dall’anno 2000 il ministro della Difesa è diventato uno degli uomini di fiducia del leader del Cremlino. Sono molto amici e fanno spesso le vacanze insieme in Siberia, dove vive Shoigu. Direttore della Gru, agenzia di intelligence militare russa, Shoigu sarebbe a capo del gruppo accusato di aver avvelenato l’ex spia russa Sergej Skrypal nel Regno Unito nel 2018 e il dissidente Alexei Navalny in Siberia nel 2020.

Prima dell’11 marzo le apparizioni pubbliche di Shoigu erano frequenti e molto pubblicizzate. L’assenza del ministro ha scatenato numerose voci perché coincide con un discorso in cui Putin parla della necessità di “purificare” il Paese dai traditori. Fonti del Cremlino però sostengono che Shoigu ha avuto un infarto o comunque problemi cardiaci. Interrogato sulla questione dalla CnnDimitri Peskov, portavoce della presidenza russa, ha dichiarato: “Ascolti, il ministro della Difesa ora ha altre preoccupazioni, come può immaginae. C’è un’operazione militare speciale in corso. Naturalmente, questo non è esattamente il momento per l’attività mediatica […] Si prega di contattare il Dipartimento della Difesa”.

Agentsvo sottolinea che Shoigu non è l’unico ad avere fatto perdere le sue tracce. Sempre dall’11 marzo non si hanno notizie di Valeri Guerasimov, capo di Stato maggiore delle Forze Armate russe. Anche lui è membro del circolo intimo di Putin, nonché del Consiglio di sicurezza.

Anatoly Chubais, uno dei consiglieri di Putin, si è dimesso perché contrario alla guerra in Ucraina, secondo l’agenzia Bloomberg. Chubais, economista, è il più alto funzionario del governo russo dimissionario ad oggi ed era da anni uno dei collegamenti tra il presidente russo e i funzionari e i governi occidentali.



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