Sono stati 137 i progetti congiunti gestiti dall’Agenzia europea di difesa (Eda) nel 2021. Un anno in cui gli Stati membri hanno aumentano il proprio contributo finanziario nel campo della Difesa comune, passando da 370 milioni a 420 nel 2021. A tracciare il bilancio è il report annuale dell’Eda
Nel 2021, l’Eda ha registrato una gestione totale di 137 progetti congiunti di capacità e ricerca, a cui gli Stati membri hanno contribuito con 420 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno scorso dove la spesa ammontava a circa 370 milioni. È quanto è emerso dal Report annuale del 2021 reso noto dall’Agenzia europea di Difesa (Eda), che ha segnalato i passi avanti in direzione della difesa comune. Il 2021 è stato un anno segnato da cambiamenti significativi nel campo della difesa e della sicurezza in Europa, dalle sempre più numerose minacce ibride alle tensioni in Ucraina, solo per citarne alcuni. Dall’ampliamento dei progetti Pesco, alla seconda edizione della Card (Revisione annuale coordinata sulla Difesa), dall’Hub per l’innovazione allo sviluppo di capacità congiunte che deve coinvolgere tutti i domini operativi, dallo spazio al cyber, la Difesa europea prosegue a 360 gradi.
L’Eda e lo Strategic compass
Indubbiamente, la guerra in Ucraina ha impresso un’accelerazione ai progetti della Difesa comune. Tra i passaggi più importanti, la decisione dell’Unione europea di acquistare, per la prima volta nella sua storia, materiale militare da inviare a sostegno di Kiev, una scelta definita “spartiacque” dalla stessa Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue. Proprio la Commissione, tra l’altro, ha presentato nel corso del 2022 una serie di proposte mirate a rafforzare il settore della Difesa dell’Unione, con misure che vanno dallo stimolo degli investimenti a un più agile controllo delle esportazioni. Altro importante passo in avanti è stata l’implementazione della Bussola strategica, approvata dai ministri della Difesa dell’Ue e ufficialmente adottata dal Consiglio europeo, alla cui stesura ha contribuito anche l’Eda.
Card e Pesco
Sono stati diversi i passi avanti sul piano della cooperazione e della pianificazione congiunta. Dopo la conclusione del primo rapporto Coordinated annual review on defence (Card), a novembre 2020, e l’identificazione di sei aree prioritarie, nel 2021 l’Eda ha iniziato a sostenere gli Stati membri nell’attuazione delle conclusioni e delle raccomandazioni della Revisione annuale coordinata sulla difesa. Per poi lanciare a dicembre il secondo ciclo Card, i cui risultati verranno presentati in una relazione finale a novembre 2022. Mentre, sul versante Permanent structured co-operation (Pesco), vi è stata l’adozione da parte del Consiglio della quarta ondata di nuovi progetti, aggiungendone 14 alla lista dei 46 già esistenti e avviati a partire da dicembre 2017. L’Eda è inoltre coinvolta, su richiesta degli Stati membri partecipanti, nell’attuazione di alcuni di questi progetti, che nel 2021 sono stati quattro (contro i cinque del 2020).
Fondo europeo di Difesa
L’Agenzia non si è fermata nel fornire supporto al Fondo europeo di difesa (Edf) che mira a rafforzare la competitività dell’industria europea della difesa per mezzo del sostegno finanziario alle attività di ricerca e sviluppo nel settore nell’ambito del quadro finanziario pluriennale dell’Ue 2021-2027. In qualità di osservatore nel comitato di programma del’Edf, l’Eda ha fornito il suo punto di vista e la sua esperienza agli Stati membri e alla Commissione nella preparazione del programma di lavoro Fondo 2021 e della prospettiva pluriennale. Non solo, ha agito anche da project manager per tre progetti premiati nell’ambito del programma europeo di sviluppo industriale della difesa (Edidp).
Sviluppo di capacità congiunte
L’Eda ha agito a tutto spettro nei domini operativi. A partire da quelli tradizionali, ha sostenuto gli Stati nello sviluppo di una capacità europea di addestramento al combattimento aereo. A ciò si è aggiunto il rafforzamento della cooperazione nella protezione contro minacce aeree (settore anti-access/area-denial) identificato tra le priorità della prima Card. Nel corso del 2021, ha inoltre continuato il suo sostegno alla piena integrazione del sistema di velivoli a pilotaggio remoto di media altitudine e lunga durata, i Male Rpas, nello spazio aereo europeo entro il 2030. Mentre, via terra, l’Agenzia si è mossa per sostenere ulteriormente lo sviluppo delle capacità di combattimento a terra, il comitato direttivo ha deciso in aprile 2021 di istituire un team di progetto dedicato alle capacità di combattimento a terra. Sul mare, nell’ambito del supporto dell’Agenzia al progetto Pesco “European patrol corvette” (Epc), a seguito di una richiesta degli Stati membri che vi partecipano (Italia, Francia, Spagna, Grecia), nel 2021 sono stati elaborati un documento di requisiti di alto livello e il primo progetto di obiettivo comune del personale per il progetto.
Spazio
Identificata come una delle “Focus area” dalla Card 2020, la difesa dello spazio suscita sempre più interesse. Dall’intesa con l’Esa sulla prossima generazione di satelliti SatCom, al sostegno della Commissione europea nello stabilire il progetto Eu GovSatCom. Diverse le novità nel 2021, dalla definizione dei requisiti comuni del personale per l’osservazione della Terra basata sullo spazio (Sbeo) al nuovo sforzo comune (progetto Matrix) è stato lanciato con Eu SatCen per sfruttare le tecnologie di intelligenza artificiale nel contesto Intelligence, fino al lancio del gruppo di lavoro sulla Space situational awareness (Ssa) per sopperire alle lacune operative.
Cyber
Sul fronte cibernetico l’Eda agisce anche come project manager della European cyber situation awareness platform (Ecysap), uno dei progetti selezionati nell’ambito del bando Edidp 2019. Il suo obiettivo principale è quello di sviluppare e implementare una piattaforma operativa europea per consentire una Cyber situational awareness in tempo reale con una risposta rapida capacità difensive e supporto decisionale per i militari utenti finali.
(Immagine: European Defence Agency)