Quattro milioni e mezzo di fatturato, 23 dipendenti e un futuro come etichetta di abbigliamento maschile deluxe in Cina con tanto di rete di monobrand in programma nel Paese a partire dal prossimo settembre e il progetto di una boutique nel quadrilatero della moda a Milano. I dati si riferiscono al Lanificio Subalpino, piccola realtà tessile nel cuore del biellese nata nel 1975 e di proprietà di tre soci, Paolo Zanone, la sorella Monica e il marito Nicolò Zumaglini. Lo scorso anno ha firmato un accordodi partnership internazionale con la South Glamour Garment Ltd, azienda di Hong Kong che fa parte del colosso industriale South Asia Group che prevede la cessione del marchio Subalpino alla compagine cinese per la creazione di un nuovo brand made in Italy nel mondo della moda maschile alto di gamma realizzato in prevalenza con tessuti del lanificio biellese. Il lanificio resterà proprietario del marchio per quanto riguarda la divisione tessuti mentre per la divisione prodotto finito, disegnata dalla stilista Lily L.H.Ta si apre una nuova era, quanto meno sulla carta. Il primo negozio aprirà il prossimo 24 settembre a Shanghai, nel Bund, vale a dire nell’area che ospita le boutique di importanti griffe internazionali tra cui Damiani e Bottega Veneta. Seguiranno, a partire dal 2014, altre aperture tra cui quella di Hangzhou per arrivare anche fuori dai confini nazionali, a Milano dove il prossimo anno è prevista una boutique nel quadrilatero.
Il Drago sbarca a Biella: le lane Subalpino saranno un brand cinese
Di