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Gas ma non solo. Mosca chiede rubli per altri beni

“Le sanzioni dimostrano che l’Occidente è capace di qualunque follia ed eroderanno la fiducia nell’euro e nel dollaro”, ha detto Peskov, portavoce del Cremlino. Ma le sue parole sembrano rivelare l’efficacia delle restrizioni imposte per l’invasione dell’Ucraina

La Russia chiede pagamenti in rubli non soltanto per le forniture di gas, ma anche per quelle di altri beni. Lo ha annunciato Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. “Le sanzioni dimostrano che l’Occidente è capace di qualunque follia ed eroderanno la fiducia nell’euro e nel dollaro”, ha aggiunto, sottolineando che la Russia ha il più grande carico di sanzioni di qualsiasi Paese nella storia ma allo stesso tempo utilizzando parole che sembrano confermare l’efficacia dell’impianto di restrizioni messo in piedi dagli Stati Uniti e dai loro alleati in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Sul fronte del gas, la Russia “non minaccia nessuno” ma a causa del contesto ostile ha “bisogno di coprire i rischi”. Mosca “non vuole rendere la vita difficile” agli acquirenti occidentali, ha concluso il portavoce.

GLI SFORZI BELLICI CONTINUANO

Nonostante le difficoltà sul campo registrate negli ultimi giorni, la Russia raggiungerà tutti gli obiettivi della sua “operazione militare speciale” in Ucraina, ha assicurato Peskov, auspicando però che alla fine Mosca e Kiev possano firmare una sorta di accordo di pace.

VERSO UN INCONTRO PUTIN-ZELENSKY?

Peskov ha auspicato la firma di una bozza di accordo tra Russia e Ucraina, dopo la quale è “ipoteticamente possibile” un incontro tra i due presidenti, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. “Putin non ha mai rifiutato” di incontrate Zelensky, ha spiegato. Perché l’incontro si tenga, però, “è necessario che un documento specifico maturi nel lavoro delle due delegazioni”, ha continuato. “Non un insieme di idee, ma un documento scritto specifico. Poi sarà la volta di questo incontro”. Alla giornalista del canale televisivo Rossiya 1 che gli chiedeva se questo documento sarebbe stato elaborato, Peskov ha ricordato l’esperienza degli accordi di Minsk sul Donbass. “Abbiamo questa esperienza, la ricordiamo molto bene e agiamo di conseguenza”, ha detto.

ISOLARE LA RUSSIA? “IMPOSSIBILE”

Secondo il diplomatico è impossibile isolare la Russia nel mondo moderno. “Non può esserci un vuoto o un isolamento completo per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa e la stessa Russia è molto più grande dell’Europa”, ha avvertito Peskov. “Prima o poi l’Europa dovrà dialogare con noi, che Washington lo voglia o meno”, ha aggiunto. Parole che sembrano una risposta ai tentativi dell’Unione europea di spingere la Cina a scaricare la Russia e lavorare seriamente per la pace utilizzando la leva commerciale: l’Unione europea è, infatti, il primo partner commerciale e la prima destinazione delle esportazioni della Cina.

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