Ue, Michel: “Prima o poi sanzioni a Russia anche su petrolio e gas”
Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, intervenendo alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, ha denunciato i “crimini contro l’umanità” perpetrati a Bucha e in molte altre città in Ucraina e ha annunciato:
“Il nuovo pacchetto di sanzioni include il divieto di importazione del carbone e, signore e signori, penso che prima o poi saranno necessarie anche misure sul petrolio e persino sul gas”.
Sulle sanzioni è intervenuta anche la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Vi assicuro che non saranno le ultime sanzioni queste. Dobbiamo pensare al petrolio e dobbiamo pensare a un sistema bancario che limiti davvero gli introiti derivanti dai carburanti fossili per la Russia”.
La Commissione europea ha proposto ai Ventisette di inasprire le misure contro Mosca interrompendo gli acquisti di
carbone russo, che rappresenta il 45% delle importazioni dall’Ue, e chiudendo i porti europei alle navi russe. Ma un possibile embargo sul petrolio (25% degli acquisti europei) e sul gas (45% delle importazioni) è oggetto di aspre discussioni dopo che la Germania ha pubblicamente espresso la propria riluttanza.
Intanto, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell ha ribadito l’importanza di continuare a sostenere l’Ucraina: “Dobbiamo continuare ad armare l’Ucraina. Ci vogliono meno applausi e più aiuti, più armi. Dobbiamo dire meno volte che sono eroi e dargli più armi, questo si attendono gli ucraini e dobbiamo continuare a farlo.
Abbiamo dato un miliardo di euro all’Ucraina, può sembrare tanto ma è quello che paghiamo ogni giorno a Putin per l’energia”.
(Testo e video Askanews)