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Com’è morto l’oligarca del gas? L’ipotesi del figlio

Fedor Protosenya è convinto che suo padre, insieme alla mamma e la sorella, sono stati uccisi mentre trascorrevano una vacanza nella Costa Brava, Spagna. La testimonianza di un amico di famiglia e le ultime novità dell’inchiesta

Si infittisce il mistero di Lloret del Mar, Spagna. Non sono state trovate impronte nelle armi con cui l’oligarca russo Sergey Protosenya avrebbe ucciso la moglie e la sorella per poi togliersi la vita. Il figlio, Fedor Protosenya, ha dichiarato al quotidiano Daily Mail, che suo padre è stato ucciso e che non avrebbe mai fatto dal male alla sua famiglia.

La polizia locale ha indicato inizialmente l’omicidio-suicidio come prima ipotesi. Ma per il ragazzo, che si trovava in Francia al momento del massacro, suo padre non è un assassino. “Lui amava mia madre e specialmente Maria, mia sorella. Lei era la sua principessa. Lui non avrebbe mai potuto fare del male a loro. Non sono cosa sia successo quella notte, ma lui non è stato”, ha dichiarato Fedor al Daily Mail. Il ragazzo ha aggiunto che ha il divieto della polizia di parlare del caso.

Alla testimonianza di Fedor si aggiunge quella di Anatoly Timoshenko, amico della famiglia: “Non è stato Sergey. Sergey non ha ucciso la sua famiglia. È impossibile. Non voglio parlare di cosa può essere accaduto quella notte, ma so che Sergey no era un assassino”.

Protosenya, 55 anni, è stato vicepresidente della compagnia di gas russo Novotek. L’uomo non ha lasciato una lettera di addio né sono stati trovati nel suo corpo sschizzi di sangue. Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo, le indagini sono sotto segreto istruttorio.

Josep Milán, capo de Mossos d’Esquadra, la polizia di Lloret del Mar, ha spiegato che gli inquirenti si stanno concentrando su una persona che si è suicidata e due persone che sono state uccise nella loro casa”.

La compagnia Novatek ha pubblicato un comunicato in cui ricorda Protosenya “come una persona speciale e un meraviglioso uomo di famiglia, un professionale forte che ha contribuito alla formazione e sviluppo dell’impresa. Purtroppo, sono nate speculazioni nei media sul tema, ma siamo convinti che non corrispondono alla realtà”.

La morte di Protosenya si aggiunge ad altre scomparse misteriose legate alla Russia. A mosca sono stati trovati i corpi di Vladislav Avayev, ex presidente di Gazprombank, con la figlia e la moglie. E a febbraio sono stati uccisi a San Pietroburgo i membri del vertice di Gazprom, Alexander Tyulakov e Leonid Shulman.



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