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La Nato guarda al futuro con i giovani. Al via il Nato Youth Summit 2022

Un’occasione di confronto tra i funzionari dell’Organizzazione, gli esperti internazionali e le nuove generazioni. L’obiettivo dell’evento, quest’anno dedicato al tema “Securing our shared future”, è ragionare insieme sulle sfide di domani, dalla sicurezza, al cambiamento climatico, fino alla disinformazione

L’Alleanza Atlantica si confronta con i leader di domani per prepararsi ad affrontare le grandi sfide del futuro. È questo l’obiettivo del Nato Youth Summit, organizzato dalla Nato in collaborazione con il Center for european policy analysis (Cepa) e dedicato quest’anno al tema “Securing our shared future”. Un’intera giornata dedicata ad un confronto dell’Alleanza con le nuove generazioni, per guardare in modo nuovo alle minacce crescenti nel panorama internazionale, in attesa del nuovo concetto strategico che verrà lanciato a giugno. “La Nato è oggi più importante che mai” ha affermato il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, aprendo il convegno, aggiungendo che quanto sta accedendo con la guerra in Ucraina dimostra il valore di avere “trenta Paesi che collaborano per la sicurezza ai due lati dell’Atlantico”.

Un’occasione di confronto

Al Nato Youth Summit 2022 hanno partecipato giovani da tutta Europa dal Nord America, avendo la possibilità di confrontarsi con i vertici e i funzionari dell’Alleanza Atlantica, tra cui il vice segretario generale, Mircea Geoană, il vice assistente segretario generale per le Sfide emergenti alla sicurezza, James Appathurai, l’assistente del Segretario generale per la Public diplomacy, Baiba Braže, e la rappresentante speciale per le Donne, la pace e la sicurezza, Irene Fellin. Con loro anche rappresentanti delle istituzioni degli alleati, tra cui Pedro Sánchez, presidente del governo spagnolo, e Annegret Kramp-Karrenbauer, già ministro della difesa tedesca. Con loro anche numerosi esperti provenienti dal mondo accademico e della ricerca, diplomatici, funzionari europei, attivisti, intellettuali e rappresentanti della società civile.

Il summit dei giovani

Nel corso del vertice sono state discusse le principali questioni che interesseranno la sicurezza globale nei prossimi anni. Le future generazioni saranno chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse, dalle insidie della dimensione cyber, tra disinformazione e info-war, al cambiamento climatico, la proliferazione delle armi, le discriminazioni di genere, e l’emergere delle tecnologie disruptive. Nel prepararsi ad affrontare questi problemi, la Nato si confronta allora con i giovani, protagonisti nel plasmare la sicurezza di domani.

Verso lo Strategic concept

Le idee nate dal Summit costituiranno degli input cruciali per il dibattito intorno alla futura strategia della Nato, proprio mentre sono in corso le ultime fasi che precedono il summit di Madrid di giugno, durante il quale i capi di Stato e di governo dei Paesi alleati concorderanno il nuovo Strategic concept dell’Alleanza.

Le parole di Stoltenberg

Nel corso del suo intervento Stoltenberg è intervenuto anche sulle questioni di attualità per la Nato, dalla guerra in Ucraina all’adesione di Finlandia e Svezia. Riguardo al conflitto ai confini orientali dell’Alleanza: “il primo compito della Nato è di sostenere l’Ucraina, il secondo è assicurarsi che il conflitto non si intensifichi, coinvolgendo anche gli alleati”. La Nato ha rafforzato la sua presenza sul fianco orientale con oltre 40mila militari “per inviare a Putin il messaggio che se anche un solo alleato venisse attaccato, a rispondere sarebbe l’intera Alleanza”. Per quanto riguarda l’ingresso dei Paesi scandinavi: “siamo in trattativa con Finlandia e Svezia, e se decideranno di presentare una richiesta di adesione, saranno accolte a braccia aperte”.

(Foto: Nato)



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