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Draghi va a Kiev e la Farnesina manda beni umanitari per gli ucraini

Un nuovo trasporto a favore della popolazione ucraina è partito ieri dalla Base Onu a Brindisi: 9 tonnellate di kit medici e di beni umanitari e circa 7 di beni di prima necessità

A Kiev è risuonata la sirena d’allarme antiaereo, mentre nella capitale ucraina si trovano il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, arrivati insieme per dimostrare solidarietà e sostegno contro l’invasione russa. I tre hanno raggiunto Kiev dopo un lungo viaggio notturno, iniziato dalla stazione della cittadina di Medyka, lungo il confine polacco.

“Questo viaggio è molto importante per l’Ucraina, l’Europa e la stabilità globale”, ha detto il presidente francese arrivando in stazione. Il cancelliere tedesco, invece, si è impegnato ad aiutare l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Durante questa visita, ha dichiarato, “vogliamo solo mostrare la nostra solidarietà, ma anche garantire che gli aiuti che organizziamo: finanziari, umanitari, ma anche per quanto riguarda le armi, continuino”. “Continueremo finché sarà necessario per la lotta per l’indipendenza dell’Ucraina”.

In attesa di una decisione su un possibile nuovo invio di armi, l’Italia su muove sul fronte della solidarietà. Un nuovo trasporto umanitario a favore della popolazione ucraina è partito ieri dalla Base di pronto intervento delle Nazioni Unite (Unhrd) a Brindisi. L’operazione è realizzata dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in raccordo con la società civile italiana, impegnata in prima linea nella risposta alla crisi umanitaria in corso, con il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito del Meccanismo unionale di Protezione Civile. Lo si apprende da una nota della Farnesina.

Il carico, destinato al centro di raccolta di Suceava in Romania per il successivo smistamento in Ucraina, è composto da 9 tonnellate di kit medici (farmaci generici, chirurgici, post traumatici e per il trattamento di malattie non trasmissibili) e di beni umanitari (tra cui tende, coperte e stufe per tende) della Cooperazione Italiana e circa 7 tonnellate di beni di prima necessità (beni alimentari, per l’igiene personale e per la prima assistenza, nonché materiale sanitario) messi a disposizione dalla Fondazione Francesca Rava. Il trasporto segue la donazione della scorsa settimana di beni della Cooperazione Italiana a sostegno delle attività della Organizzazione della Società Civile “Cuamm Medici con l’Africa” a Chernivtsi, Ucraina, e si aggiunge alle precedenti spedizioni in favore della popolazione ucraina dello scorso marzo.

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