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Tra geopolitica, guerra e cyberspazio. Diliberto legge Valori

Di Oliviero Diliberto

Pubblichiamo la prefazione al nuovo libro di Giancarlo Elia Valori Geopolitica, conflitti, pandemia e cyberspazio, le luci e le ombre del nostro tempo (Rubbettino)

Sbalordito? Senz’altro sì. Stupito? Sicuramente no.

Cercherò di motivare questo così – apparentemente – anomalo incipit delle mie brevi parole introduttive. Innanzi tutto, si rimane sbalorditi avendo tra le mani quest’ultimo libro di Giancarlo Elia Valori, a distanza di solo pochi mesi dal precedente Intelligenza artificiale tra mito e realtà (finito di stampare da Rubbettino nell’ottobre del 2021). Sbalorditi per la vastità degli interessi e dei temi affrontati, per la molteplicità delle fonti studiate, per la profondità dell’analisi e delle soluzioni proposte.

Un libro di geopolitica, innanzi tutto (di cui Valori è maestro da molti decenni, come testimonia la sua produzione scientifica): la Cina apre il volume e ne attraversa – verrebbe da dire – pressoché tutte le tematiche; ma Valori dedica anche molte e dense pagine alla Russia attuale, all’ Africa, al Vicino e Lontano Oriente (Siria, Israele, Afghanistan, India, Pakistan, Iran, Repubbliche asiatiche ex sovietiche), all’America Latina, all’Antartide. Semplicemente, incredibile.

Intrecciata, poi, alla geopolitica mondiale, l’Autore studia analiticamente l’irrompere nella nostra vita delle nuove tecnologie, indaga sulle risorse naturali (l’idrogeno in primo luogo) e sull’ambiente (tema, evidentemente, vitale per l’umanità), scandaglia il rapporto perverso (anch’esso attualissimo) tra malavita organizzata internazionale (paradisi fiscali, narcotraffico, tratta degli esseri umani, vendita delle armi) ed economia globale.

Infine – si tratta di una tematica molto cara a Valori, come si sa – il libro affronta il problema del cyberspazio in tutte le sue molteplici e assai complesse sfaccettature: quali, ad esempio, i problemi etici, filosofici e ideologici che l’irrompere del cyber – inedito, fascinosissimo e potenzialmente terribile competitor dell’umano – porta con sé. Insomma, non si può che rimanere – appunto – sbalorditi della capacità e della versatilità dell’Autore nello studiare – sempre, come dirò appresso, attraverso chiavi di lettura innovative e cariche di suggestioni – una tale mole di tematiche, ripeto in un tempo così breve rispetto al precedente e ai precedenti libri, cui ho già fatto riferimento. Si rimane sbalorditi, dunque: ma stupiti, decisamente no.

Chi scrive le brevi note che state leggendo – da umile prefatore anche dei precedenti volumi, grazie alla benevolenza dell’Autore – conosce e si onora dell’amicizia di Giancarlo Elia Valori ormai da quasi trent’anni. Pertanto, appunto ben conoscendolo, non sono rimasto stupito: ammirato, certo, anche sbalordito, ma non stupito.

“Intorno alla sua persona si era costituita cospicua leggenda”. Sono le parole di sincera ammirazione che Giorgio Amendola dedicava ad una figura di intellettuale eclettico e di sapere vastissimo quale Emilio Sereni. Bene, non si può certo negare che altrettanta “cospicua leggenda” si sia accumulata intorno alla figura di Valori. Nessuna sorpresa, dunque. Mi limiterò pertanto a poche considerazioni.
In primo luogo, la documentazione e le informazioni che si evincono dalla lettura delle opere di Valori, circostanza che questo volume conferma pienamente, sono tutte di prima mano, dirette, provenienti da fonti ufficiali e sicure, nonché da fonti cui ha accesso pressoché solo il nostro Autore.

Il particolare dell’accesso alle fonti è decisivo, tanto più in questo tempo dominato da una moltitudine di notizie, veicolate dal e nel web, di cui non si riesce quasi mai a verificare l’attendibilità. Non mi riferisco necessariamente alle fake news dolosamente create allo scopo di costruire opinioni errate a livello di massa. Mi riferisco viceversa alle notizie errate tout court, mai verificate, poi riprese come vere da altri siti e rilanciate in rete, sino a diventare (falsa) opinione comune.

Nei lavori scientifici di Valori questo non accade mai. La documentazione è ineccepibile e così, grazie a ciò, dai libri del nostro Autore si imparano moltissime cose, si accresce la conoscenza, si allarga il campo del sapere di ciascuno di noi. La seconda caratteristica dei libri di Giancarlo Elia Valori è intrecciata funzionalmente alla prima, ma non meno rilevante. Valori, infatti, non si limita mai ad un semplice commento delle notizie e/o della documentazione in suo possesso (che peraltro sarebbe comunque intrinsecamente utile): egli viceversa offre sempre chiavi di lettura, punti di vista, interpretazioni della medesima documentazione, inediti e originali. Verrebbe da dire: spiazzanti. Assai spesso in aperta contraddizione con la vulgata corrente. Interpretazioni, peraltro, mai ispirate all’ormai dilagante (ed orribile, almeno ai miei occhi) atteggiamento politicamente corretto.

La realtà non è mai consolatoria o buonista: tutt’altro. Un esempio per tutti, ma eloquente. Valori – giustamente – non sposa mai la retorica europeista, oggi largamente e semplicisticamente dominante nel linguaggio corrente (politico, giornalistico, pubblicistico): un europeismo frutto il più delle volte di assenza di analisi, quando non di una crassa ignoranza dei problemi. L’Europa e le sue istituzioni sono studiate da Valori per quello che sono realmente: il che implica, con altrettanta aderenza alla realtà dei fatti, che non di rado si debba sottolineare la capacità delle istituzioni europee di eccellere nel non esistere.

Che dire, a conclusione di queste mie poche ed certamente inadeguate parole di presentazione? Ritengo innanzi tutto si debba ringraziare ancora una volta l’Autore. Il lettore è accompagnato per mano attraverso un percorso intellettuale di straordinario interesse, di pagina in pagina, mai banale, ma altrettanto mai compiaciuto di se stesso. La godibilità della lettura, anche su temi così complessi e terribilmente specialistici, è infatti sempre garantita. Il pianeta diventa ogni giorno più complesso e, al contempo, sempre più interconnesso: le nuove tecnologie hanno infatti azzerato le categorie di spazio e tempo che l’umanità ha coltivato per millenni.

Saper leggere e decifrare queste sconvolgenti novità e gli inediti paradigmi concettuali che abbiamo dinnanzi è, dunque, la indispensabile premessa per cercare di dominare tali ciclopiche novità, invece che esserne sopraffatti. Ed è il cimento intellettualmente alto e eticamente carico di responsabilità che anima questo volume. State per salire, voi lettori, sulle montagne russe del sapere: allacciatevi le cinture.

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