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Quanta Italia all’airshow di Farnborough. E Johnson visita Leonardo

C’è molta l’Italia al Farnborough international airshow 2022, l’evento che riunisce gli stakeholder globali dell’industria aeronautica e spaziale. Da Leonardo a Elettronica, dall’Asi a Telespazio, fino a Segredifesa, il nostro Paese è stato protagonista della prima giornata, pronto a contribuire allo sviluppo innovativo del settore

I principali attori dell’industria aeronautica e spaziale si sono riuniti nel Regno Unito, per il più importante evento del comparto a livello globale, il Farnborough international airshow 2022, che si tiene dal 18 al 22 luglio e riunisce l’industria, la politica e il mondo accademico per capire come affrontare in sinergia le sfide future del settore. Molte le realtà italiane della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza presenti al salone, pronte ad ampliare le loro collaborazioni e a presentare le loro principali novità. Tra queste, per esempio, il velivolo AW149 di Leonardo, mostrato al primo ministro britannico uscente, Boris Johnson, nel corso della sua visita al padiglione di Leonardo.

Leonardo a Farnborough

Dopo quattro anni dall’ultima volta, Leonardo torna al Farnborough airshow. “La nostra società è cambiata profondamente”, ha evidenziato l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, “e si sta trasformando secondo gli obiettivi strategici del piano Be Tomorrow 2030: rafforzando il core business, evolvendo da un punto di vista digitale per cogliere nuove opportunità e guidando lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche”. La sostenibilità è alla base del percorso di innovazione e crescita di lungo periodo di Leonardo, come si evince dal “nostro modello di business e i nostri processi decisionali che sono correlati a obiettivi Esg misurabili che ci consentono di valutare nel tempo l”impatto effettivo delle nostre attività”. Il salone di Farnborough è stato  inoltre una piattaforma utile alla stipula di nuovi accordi. Tra questi spicca quello stretto da Leonardo UK e Mitsubishi Electric in merito al sistema Jaguar, il primo grande elemento di un programma radar internazionale che soddisfa i requisiti espressi da Giappone e Regno Unito nell’ambito dei rispettivi programmi, convergenti, di caccia di sesta generazione. La tecnologia e le conoscenze generate dal lavoro su Jaguar alimenteranno lo sviluppo dei sistemi integrati Isanke & Ics (Integrated sensing and non-kinetic effects & integrated communications system), la rete di sensori del Tempest. I partner hanno concordato una condivisione delle attività ed entrambi hanno siglato dei contratti con i rispettivi ministeri della Difesa per portare avanti lo sviluppo del sistema, oltre a vagliare la possibilità di collaborare anche sulla piattaforma principale.

Il Tempest

Vero protagonista di questa prima giornata è stato il progetto per l’aereo da combattimento di sesta generazione Temepset, un sistema di sistemi multidominio all’avanguardia, basato su tecnologie disruptive e innovative, pronto a sostituire gli Eurofighter a partire dal 2035. Questo ambizioso progetto permetterà ai Paesi partecipanti di mantenere la sovranità nazionale nel settore del combat air, ridisegnando al contempo le future capacità operative e industriali nel settore aerospaziale. Sul progetto, Italia e Regno Unito hanno avviato a Farnborough un percorso volto a identificare potenziali aree di cooperazione industriale tra le principali aziende nazionali nel settore della Difesa. Proprio sul caccia di sesta generazione Leonardo e Bae Systems, hanno stipulato una collaborazione per individuare potenziali aree di cooperazione tra le rispettive aziende nazionali. La collaborazione nel dettaglio si concentra sull’applicazione delle metodologie di progettazione Model based system engineering (Mbse) e sullo sviluppo congiunto di tecnologie abilitanti per il futuro sistema. Un accordo reso possibile anche grazie al contributo del Segretariato generale della Difesa e del ministero della Difesa britannico.

Dall’Electronic warfare allo spazio

Nello stesso contesto, le italiane Leonardo ed Elettronica stanno lavorando insieme alle corrispettive britanniche allo sviluppo di attività dimostrative su sensori e sistemi avanzati nel settore delle operazioni dello spettro elettromagnetico. Sempre più cruciale per i sistemi del futuro, infatti, sarà la dimensione offensiva e difensiva digitale, cyber e non solo, in una parola, l’Electronic warfare (Ew). A Farnborough l’italiana Elettronica ha infatti presentato un’ampia gamma di sistemi integrati di autodifesa (Isds) che equipaggiano il velivolo da combattimento Eurofighter Typhoon e l’elicottero NH-90, in grado di proteggere questi velivoli dalle operazioni Ew. Questo tipo di necessità, inoltre, saranno sempre più importanti anche nello spazio, dove la competizione si svolgerà attraverso la detection e il jamming.

Lo spazio italiano

Non mancano, infatti, gli appuntamenti importanti per il comparto spaziale, con l’Italia che presenta le sue attività recenti e future, tra queste la partecipazione al programma Artemis per il ritorno dell’umanità sulla Luna e la missione di esplorazione Nasa Mars sample return. In particolare, Leonardo ha siglato un contratto con l’Agenzia spaziale europea (Esa) per progettare, integrare e testare il braccio robotico da 2,5 metri Sample transfer arm che atterrerà su Marte entro al fine del decennio per portare campioni del suolo del Pianeta rosso sulla Terra. Da sottolineare come l’Asi abbia supportato l’intero progetto, nel quadro delle sue attività di potenziamento dell’esplorazione robotica. L’Agenzia spaziale italiana, inoltre, si è presentata con gli Asi space talks, un programma di conferenze tematiche dedicate a diversi argomenti, dall’osservazione terrestre, all’esplorazione spaziale, fino al nuovo programma Alcor, dedicato ai nanosatelliti. Non solo, il presidente dell’Agenzia, Giorgio Saccoccia, ha presenziato la firma dell’intesa tra Telespazio (joint venture tra Leonardo, 67%, e Thales, 33%) e Inmarsat, due leader mondiali nelle comunicazioni mobili satellitari globali, che mira a creare servizi di comunicazione e navigazione per le prossime missioni lunari, nell’ambito del progetto Moonlight dell’Esa. “Questa partnership internazionale tra due fornitori di servizi satellitari all’avanguardia apre la strada verso un nuovo mercato globale, basato su un’infrastruttura SatCom e di navigazione veramente interoperabile. L’Italia intende svolgere un ruolo importante in questo sforzo, contribuendo in modo significativo alle iniziative dell’Esa in questo settore”, ha spiegato Saccoccia. “Il nuovo accordo con Inmarsat è un notevole passo avanti nello sviluppo dei servizi di navigazione e comunicazione, in futuro fondamentali per la realizzazione di una vera e propria economia lunare a sostegno delle prossime missioni commerciali e istituzionali che raggiungeranno il nostro satellite nei prossimi anni”, ha sottolineato invece Luigi Pasquali, amministratore delegato di Telespazio. A tutto ciò si aggiunge l’accordo quadro tra l’Asi e la regione Puglia per la cooperazione e l’avvio di iniziative e progetti di ricerca e sviluppo congiunti nei settori dell’osservazione della Terra, telecomunicazioni e navigazione satellitare.



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