Il dominio aerospaziale è la frontiera sulla quale si svolgerà la competizione globale in ambito scientifico, economico e militare, e per affrontare la sfida l’Italia deve prepararsi potenziando le strutture di governance del settore. E sostenendo la collaborazione internazionale e assicurando il sostegno al settore della ricerca e della produzione italiana
Il dominio aerospaziale è ormai la frontiera su cui si sta già svolgendo e si svolgerà nel prossimo futuro la competizione in ambito scientifico, economico e militare a livello globale. Per affrontare questa sfida diventa cruciale per l’Italia sia la collaborazione sul piano internazionale sia un potenziamento delle proprie strutture di governance, affinché possa mantenere il proprio livello di eccellenza. Il nostro Paese è infatti uno dei pochi a poter vantare una filiera spaziale completa, ma deve prepararsi a una sfida impegnativa che esige una riflessione sulle proprie attività spaziali. A dirlo è la Relazione sul dominio aerospaziale quale nuova frontiera della competizione geopolitica del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir).
Come mai la corsa allo spazio diventa più strategica giorno dopo giorno? E che ruolo dovrebbe giocare il comparto industriale italiano? Ne parleranno mercoledì 27 luglio alle ore 10:30 il presidente del Copasir, Adolfo Urso, il vice direttore generale del Dis, Alessandra Guidi e il chief strategy and market Intelligence di Leonardo, Enrico Savio, in occasione dell’evento organizzato da Formiche “La ricetta del Copasir per lo Spazio”, trasmesso in diretta su questa pagina e sui canali social di Formiche.
Il documento riconosce la presenza di una vera e propria “corsa allo spazio” che vede coinvolte le principali potenze terrestri, in una competizione tecnologica, strategica e ideologica che ricorda quella della Guerra fredda. Secondo quanto riportato dal documento, la futura egemonia planetaria potrebbe avvenire anche nello Spazio, data la crescente militarizzazione oltre l’atmosfera, con tentativi di appropriarsi di nuove zone di influenza. La guerra in Ucraina ha poi impattato pesantemente sul settore in generale, vedendo l’interruzione delle collaborazioni tra Roscosmos e le agenzie occidentali, con impatti che hanno raggiunto anche il nostro Paese. Non poteva mancare, naturalmente, il riferimento alla Cina, relativamente una nuova aggiunta alla competizione, ma che in pochi anni è riuscita a porsi quale principale antagonista degli Stati Uniti. Come a terra, inoltre, anche nello spazio la competizione con Russia e Cina passa anche per canali meno visibili. Di qui le proposte del Copasir per affiancare a una strategia industriale un rafforzamento dei presidi di sicurezza delle operazioni italiane. A partire dal comparto degli 007, con un un approccio più reattivo dell’intelligence italiana, e un’autorità politica unica.
Di fronte a tali sfide però, il documento riconosce la solida posizione italiana nel settore aerospaziale, a partire dalla dimensione tecnologica e industriale del Paese che deve essere preservata e rafforzata. La crescita di competizione internazionale, dovuta in particolare all’ingresso dei privati, che rischia di avere conseguenze sul ruolo di leadership di alcune aziende nazionali, con rischi di marginalizzazione per gli operatori e perdita dei vantaggi competitivi sui mercati istituzionali.