Shawn Crowley, incaricato d’affari presso l’ambasciata americana: “Dobbiamo restare uniti nel sostenere la sovranità, la democrazia e le aspirazioni europee dell’Ucraina”. Un invito a seguire la linea Draghi evitando sbandate pro Mosca
“Gli Stati Uniti e i loro alleati e partner in tutto il mondo, Italia compresa, sono più uniti che mai. Resteremo al fianco dell’Ucraina e continueremo a sostenere la sua lotta per la sopravvivenza, concentrandoci al contempo sul rafforzamento della sicurezza europea e dei valori democratici”. Così Shawn Crowley, incaricato d’affari ad interim presso l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, arrivato a Roma nel luglio 2022 (qui il suo ritratto), nel suo primo intervento pubblico, una lettera al quotidiano Repubblica pubblicata in occasione del 31° anniversario dell’indipendenza dell’Ucraina dall’Unione Sovietica e dei sei mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina stessa.
“Siamo al fianco dell’Ucraina”, ha spiegato, “perché i confini e le forniture alimentari non sono merce di scambio. Siamo al fianco dell’Ucraina perché i diritti umani non sono negoziabili. Siamo al fianco dell’Ucraina perché è la cosa giusta da fare”.
Crowley definisce l’aggressione russa “uno degli eventi più determinanti per l’Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale” con conseguenze “negative sulla sicurezza alimentare, sulle forniture energetiche e sull’economia globale per gli anni a venire”. Davanti a ciò, continua, “dobbiamo restare uniti nel sostenere la sovranità, la democrazia e le aspirazioni europee dell’Ucraina”.
Un messaggio per l’Italia che suona come un invito alle forze politiche a evitare sbandate filorusse e a seguire la linea indicata dal governo di Mario Draghi e ribadita anche oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio all’omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
Come spesso accade, su suoi social media l’ambasciata degli Stati Uniti rilancia i contenuti del dipartimento di Stato. Ieri ha condiviso su Twitter un documento sull’impatto delle sanzioni sulla economia russa, “I fatti contro la fiction proposta dalla disinformazione russa”. L’ha fatto – coincidenza – pochi minuti dopo che Matteo Salvini, leader della Lega, aveva detto: “Non vorrei che le sanzioni stiano alimentando la guerra”.