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Marine One, l’appalto slitta ma le polemiche restano

La notizia arriva dalla Reuters. Il portavoce dell’Air Force statunitense Gulick ha comunicato ufficialmente lo slittamento dell’aggiudicazione del contratto per l’elicottero presidenziale. Per attendere il vincitore della gara che ha un valore di poco inferiore ai 7 miliardi di dollari bisognerà aspettare fino al primo trimestre dell’anno fiscale 2014, che negli Usa inizia l’1 ottobre.

Il nome dell’azienda fortunata in realtà è ben noto: si tratta della Sikorsky Aircraft, una divisione di United Technologies. Tutti gli altri concorrenti si sono infatti tutti ritirati, peraltro non senza polemiche nei confronti del Pentagono. Eppure Gulick ha giustificato il rinvio dell’assegnazione per varie ragioni fra cui il tempo richiesto per completare una valutazione indipendente dei costi. Ha sì detto che in effetti c’è stato un ritardo iniziale per la modifica dei termini dell’appalto relativo ai 112 nuovi elicotteri, ma ha insistito che non vi era correlazione con il numero di offerte presentate.

Come detto, tutte le aziende che si erano candidate si sono man mano ritirate lasciando il passo a Sikorsky e al suo subappaltatore chiave, Lockheed Martin. Boeing, Textron Inc’s Bell Helicopter, EADS e Northrop Grumman Corp insieme con AgustaWestland, (azienda del gruppo italiano Finmeccanica), hanno deciso di autoescludersi dalla gara dopo aver preso atto che le condizioni della stessa erano state disegnate “su misura” per il modello di elicottero Black Hawk della concorrente Sikorsky.

L’Air Force ha negato che il bando sia stato scritto per favorire Sikorsky, sostenendo che ci si è attenuti a ciò che l’Aeronautica Militare voleva e poteva permettersi. D’altronde, Frans Jurgens, portavoce di Sikorsky, ha confermato i numerosi contatti con il Pentagono durante la gara e che ora è in attesa della aggiudicazione dell’appalto. “Durante gli ultimi mesi, Sikorsky ha interagito con l’Air Force per condurre una valutazione approfondita della nostra proposta CRH. Siamo pronti per iniziare a lavorare per la costruzione dei nostri CRH-60, velivoli dall’ottimo rapporto costo-efficacia”.

In realtà, l’Air Force è da molti anni che cerca di sostituire la sua vecchia flotta di elicotteri Sikorsky HH-60 Pave Hawk. Nel 2006, Boeing si aggiudicò la commessa con l’elicottero Chinook H-47 ma, nel 2009, il Pentagono annullò il contratto di 15 miliardi dollari, dopo le molteplici proteste da parte degli altri partecipanti usciti sconfitti dalla gara. Secondo l’analista della difesa Loren Thompson, del Lexington Institute, l’Air Force è determinata a fare in modo che questo contratto venga finalizzato con un esito blindato, dopo gli imbarazzanti problemi registrati negli ultimi anni. Non è detto che l’eccesso di zelo che ha portato ad avere un unico concorrente sia stato il modo migliore per mettere al riparo il Pentagono da nuove critiche.


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