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Perché Sean Penn e Ben Stiller sono finiti nella lista nera di Putin

Vietato l’ingresso per 25 cittadini americani, tra cui segretari, sottosegretari, imprenditori e attori. Una misura che, secondo il Cremlino, risponde alle “sanzioni contro cittadini russi costantemente allargata dall’amministrazione del presidente Joe Biden”

La Russia non ha alcuna intenzione di restare indietro: oggi ha annunciato sanzioni personali contro 25 cittadini americani, tra cui segretari, sottosegretari, imprenditori e persino gli attori e registi Sean Penn e Ben Stiller. Il ministero degli Affari esteri russo ha allargato oggi la lista nera di cittadini americani, che hanno vietato l’ingresso nel Paese.

“Si impone il divieto permanente di entrare in Russia ad un nuovo gruppo di membri del Congresso degli Stati Uniti, funzionari di alto rango, rappresentanti del mondo degli affari e comunità di esperti, così come figure culturali (25 persone), su base permanente”, si legge in un comunicato della diplomazia russa.

Per il governo di Vladimir Putin, si tratta di una misura che risponde alle “sanzioni contro cittadini russi costantemente allargata dall’amministrazione del presidente Joe Biden”. “Le azioni ostili delle autorità statunitensi, che continuano a seguire un corso russofobo, distruggendo i legami bilaterali e intensificando il confronto tra Russia e Stati Uniti, continueranno a ricevere un risoluto rifiuto”, ha aggiunto il ministero russo.

Nella lista nera ci sono anche la segretaria del Commercio, Gina Raimondo, e i sottosegretari al Commercio Matthew Axelrod, Don Graves, Thea Rozman Kendler e Jeremy Pelter, oltre a diversi senatori repubblicani e democratici, imprenditori e analisti politici.

Penn e Stiller sono stati sanzionati in seguito alla visita a Kiev ad aprile e giugno di quest’anno (rispettivamente) e per avere incontrato il presidente ucraino Vladimir Zelensky in segno di solidarietà. Penn addirittura ha detto di voler restituire il premio Oscar nel caso la richiesta di intervento del leader di Ucraina fosse stata respinta.

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