I segnali di miglioramento per l’economia ci sono ma è necessario consolidarli. E’ quanto emerso, secondo fonti Bankitalia, durante l’incontro fra il premier Enrico Letta, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco a Palazzo Chigi. Si sarebbe dunque vicini a un punto di svolta ma la ripresa sarà graduale, affermano le fonti di Via Nazionale. Bene poi le banche italiane, meno la Commissione europea sul caso Mps.
Rafforzare la ripresa
Letta, Visco e Saccomanni hanno compiuto una verifica, dati alla mano, della realtà dei segnali di ripresa dell’economia italiana per l’autunno. Da questa valutazione, spiegano fonti di palazzo Chigi, è emersa la condivisione che c’è la necessità di mettere in campo politiche in coerenza con quelle avviate e che aiutino la ripresa. Una ripresa, hanno convenuto i tre, figlia anche della stabilità sui mercati e che va consolidata.
La solidità delle banche italiane
Le banche italiane sono solide, si è sottolineato durante l’incontro, con Bankitalia che resta quindi attenta alla dotazione di capitali. Le ultime fibrillazioni sul sistema bancario italiano sono arrivate con un documento proprio di Bankitalia, ottenuto dal quotidiano americano Wall Street Journal, in cui si parlava di un’ispezione dei gruppi finanziari italiani e di una particolare attenzione di via Nazionale ai prestiti in sofferenza, in rialzo – ricorda il WSJ – da 27 mesi consecutivi. A fine marzo hanno raggiunto quota 249 milioni di euro, il 14,2% del totale dei prestiti concessi. A fine 2010, il dato era a 157 milioni di euro, l’8,9% del totale. E quella ribadita durante il vertice è una solidità che viene confermata pur nella consapevolezza di alcuni elementi di criticità territoriali.
Gli errori di Bruxelles su Mps
Quanto al contenzioso sulla vicenda Montepaschi, si è convinti della bontà della posizione italiana e quindi del fatto che è Bruxelles che sbaglia. A metter i bastoni tra le ruote del presidente di Mps Alessandro Profumo sarebbe stata infatti, con una lettera al ministro Saccomanni, la Commissione europea, che avrebbe giudicato il piano di ristrutturazione dell’istituto troppo morbido sul fronte dei “compensi dei manager, il taglio dei costi e il trattamento dei creditori”. Senza modifiche “urgenti”, secondo le indiscrezioni della settimana scorsa del Financial Times, il commissario alla concorrenza Joaquin Almunia potrebbe aprire una procedura di infrazione della durata di sei mesi in grado di portare a sanzioni o al rimborso forzato dei 3,9 miliardi di Monti bond.
L’unione bancaria e il semestre di presidenza italiana
I tre hanno infine ragionato sull’unione bancaria europea in vista del semestre di presidenza italiano dell’Unione che si intende debba diventare un semestre di stimolo per il percorso verso l’unione bancaria Ue. Letta, Visco e Saccomanni hanno poi cominciato a discutere su come affrontare gli impegni derivanti dall’unione bancaria anche in vista del semestre di presidenza italiana nella seconda metà del prossimo anno.