Skip to main content

Il Corriere della Sera fa imbestialire Napolitano

Una giornata no per Giorgio Napolitano. Prima l’indiscrezione sul Corriere della Sera che lo ha fatto arrabbiare e che ha prontamente smentito, poi il post di Beppe Grillo che gli chiede un passo indietro.

Ma andiamo con ordine.

La vicenda Corriere della Sera

Poco importa che Napolitano, per il suo secondo eccezionale mandato, abbia scelto un giornalista del Corriere della Sera, Maurizio Caprara, come nuovo portavoce. La bacchettata è arrivata lo stesso, esplicita e con tanto di nome e cognome del “colpevole”: Marzio Breda. Il quirinalista di via Solferino ha infatti firmato oggi un’indiscrezione che ricostruiva, oltre i comunicati ufficiali, l’incontro avvenuto ieri tra il capo della Stato e i capigruppo del Pdl Renato Brunetta e Renato Schifani.

L’indiscrezione

Secondo Breda, Napolitano avrebbe indicato ai due fedelissimi di Silvio Berlusconi che non sarebbe passata dal Quirinale l’eventuale salvacondotto istituzionale per il loro leader ma avrebbe potuto derivare da soluzione politico-parlamentari, magari attraverso la riforma della Giustizia.

La smentita

Una versione che ha fatto arrabbiare il presidente della Repubblica. Così oggi è stata diramata una nota da “ambienti del Quirinale” in cui si apprende che sulle valutazioni esposte ieri dai capigruppo parlamentari del Pdl “non ci sono allo stato posizioni definite, ma approfondimenti e riflessioni in corso da parte del capo dello Stato”.

E giù la bacchettata diretta a Breda e al suo giornale: “Attribuire al Presidente orientamenti, posizioni e ipotesi come quelli contenuti oggi nell`articolo di Marzio Breda sul ‘Corriere della Sera’ non corrisponde in alcun modo a quanto accaduto ieri, al tenore della conversazione di ieri e allo spirito della ricerca in cui è impegnato il Presidente della Repubblica”.

Il peso che Napolitano sente su di sé in questo momento di incertezza è grande ed è per questo che, continua il comunicato diffuso dalle agenzie, “il Presidente si augura che non si eserciti su di lui, attraverso interpretazioni infondate e commenti intempestivi, una intrusione in una fase di esame e riflessione che richiede il massimo di ponderazione e serenità”.

La provocazione di Grillo

E a pesare oggi sul capo dello Stato, c’è un nuovo attacco da parte di Beppe Grillo. Il leader del M5S ha chiesto al presidente un passo indietro in quanto “garante di una situazione politica destinata al fallimento che ha consentito e avallato”.



×

Iscriviti alla newsletter