La campagna si estremizza, come racconta lo scontro tra Renzi e Conte sul Reddito di cittadinanza, e poi il popolo della Lega torna a Pontida e abbraccia il leader Salvini. Ma a conquistare tutti è il fuori onda di Silvio Berlusconi… Politica e pop corn di Martina Carone, consulente Quorum-YouTrend e docente di Analisi dei media all’Università di Padova
Inizia oggi l’ultima settimana di campagna elettorale, quindi questa è la penultima puntata di Politica e pop corn. L’ultima di questa piccola rubrica con cui abbiamo cercato di raccontare in toni un po’ leggeri una campagna elettorale che in realtà si è fatta sempre più particolare, sarà venerdì, e vedremo come si concluderà.
Ma torniamo ad oggi. Il primo pop corn in realtà è un po’ amaro e lo apriamo proprio osservando uno scambio avvenuto tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte il quale facendo campagna elettorale in un incontro, in un comizio che in gergo si chiama “bagno di folla”, viene intervistato e al giornalista dice: “Matteo Renzi deve vergognarsi, non chi prende il reddito di cittadinanza. Venga al sud senza scorta e venga a sentire che cosa ne pensano i cittadini”. Ovviamente il leader di Italia Viva ha risposto in modo molto duro accusando Conte di avere un atteggiamento aggressivo, minaccioso che appunto Matteo Renzi ha definito addirittura mafioso.
Sapevamo che questa campagna elettorale avrebbe avuto dei toni molto accesi, complici la durezza, la brevità, il fatto che è stata una campagna elettorale per certi versi improvvisa e improvvisata. È stato piuttosto facile, purtroppo, scadere a un certo punto in quella che viene chiamata, in un bellissimo testo di Rossella Rega e Sara Bentivegna “La politica dell’inciviltà”.
Il secondo pacchetto di popcorn lo apriamo invece osservando le scene di Pontida. Sappiamo che la kermesse leghista è uno dei momenti simbolo per il popolo dei sostenitori della Lega – prima Nord e oggi Lega Salvini Premier – che vede in questo incontro annuale il clou della propria espressione. Abbiamo visto una Pontida nuovamente blu, sappiamo che da tempo i colori di Pontida sono diventati quelli della Lega Nazionale nell’ottica di re-branding molto ampio che Matteo Salvini ha portato avanti con successo negli ultimi anni, però questa Pontida è stata a livello di partecipazione particolarmente numerosa. Eppure non c’è chiarezza sui numeri: la questura dice 20.000, Salvini e gli organizzatori dicono 100.000, oggi leggiamo titoli con oltre 100.000 persone, quindi ci sono tre gradazioni, tre scale di numerosità dei partecipanti all’evento e soprattutto capiamo anche quanto il dibattito riguardo la partecipazione e lo stringersi del popolo della Lega attorno a Matteo Salvini abbia diversi livelli di interpretazione: da una parte la possibilità di riaffermare la propria leadership che come sappiamo è messa in discussione dall’esterno dall’avvento di Giorgia Meloni, soprattutto in quanto leadership del centrodestra. Ma qualcuno dice anche dall’interno, e tornare al Nord con uno degli eventi clou della Lega, che ovviamente al nord ha un suo particolare radicamento, è un modo per Salvini di tranquillizzare affermare la propria leadership nei confronti di quelle leghe invece più locali che qualche movimento hanno iniziato a portare avanti negli ultimi mesi. Vedremo se funzionerà, vedremo anche le elezioni che cosa ci diranno.
Dopo due popcorn un po’ seri andiamo al terzo popcorn di questo lunedì. Parliamo di nuovo di Silvio Berlusconi, nuovamente parliamo di TikTok. Sappiamo che i nostri leader si sono fiondati su questo social media per parlare ai giovani e per parlare ai giovani Berlusconi ha adottato le sue armi tipiche: l’ironia, le battute, le barzellette, questo continuare ad alimentare una immagine di latin lover, di tombeur de femmes che forse il leader di Forza Italia potrebbe iniziare lentamente ad abbandonare… Invece che cosa ha fatto Silvio Berlusconi? Ha pubblicato quello che viene chiamato un blooper e cioè un fuori onda in cui Berlusconi uccide una mosca a mani nude. Semplicemente, quindi, viene ripreso mentre fa un gesto molto forte con la mano sul suo braccio. Ecco, un altro modo di Silvio Berlusconi per raccontare in questo caso proprio dietro le quinte la sua voglia di continuare ad essere protagonista.
Vedremo se basterà.