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I profitti di Unicredit che entusiasmano Ghizzoni

Il gruppo UniCredit ha chiuso il primo semestre del 2013 con un utile netto di pertinenza di 810 milioni di euro, in calo del 25,2% rispetto a 1,1 miliardi del primo semestre 2012. Al netto delle operazioni di riacquisto titoli, la variazione risulta positiva del +5,7%. Nel semestre, i costi operativi si sono ridotti dell’1,8%, a 7,4 miliardi. Gli accantonamenti su crediti sono diminuiti del 7,7% a 2,9 miliardi. Al 30 giugno 2013 i crediti deteriorati netti del gruppo sono stati pari a 46,2 miliardi, in crescita dell’1,5% rispetto al primo trimestre dell’anno. Quelli lordi ammontavano a 82,6 miliardi (+1,3% sul trimestre precedente), con un rapporto di copertura del 44,1%.

L’utile nel secondo trimestre

Nel solo secondo trimestre di quest’anno, l’utile netto si è attestato a 361 milioni, in crescita del 113,8% rispetto ai 169 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio. Il dato del trimestre è superiore alle stime del consensus degli analisti, che indicavano un utile di 349 milioni. A fine semestre, il Core Tier1 era pari all’11,41%.

Il rimborso dei fondi Ltro

Nel luglio 2013, UniCredit ha rimborsato 2 miliardi di euro dei fondi Ltro, riducendo così a 24,1 miliardi (da 26,1 miliardi) gli importi ancora dovuti alla Bce. In futuro Unicredit “valuterà l’opportunità di procedere a ulteriori rimborsi anticipati dei fondi Ltro, tenendo conto di vari fattori, tra cui le condizioni di mercato”.

“La performance del gruppo nel primo semestre 2013, i coefficienti patrimoniali e i risultati significativi delle nostre iniziative manageriali consentono a UniCredit di guardare con fiducia ai mesi a venire”. Così l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha commentato i risultati realizzati dal gruppo nel primo semestre 2013.

La riduzione delle perdite in Italia

In Italia, il gruppo UniCredit ha ridotto nel primo semestre 2013 a 56 milioni di euro la perdita netta della divisione di banca commerciale, rispetto al ‘rosso’ di 375 milioni del primo semestre 2012. I ricavi totali della divisione sono scesi dello 0,5% a 4,468 miliardi e i costi operativi sono diminuiti dell’8,5% a 2,4 miliardi. Il margine operativo lordo si è attestato a 2,061 miliardi, con un incremento del 10,8%.

I crediti deteriorati

“Non abbiamo in corso alcun tipo di discussione con il regolatore su questo argomento”, ha detto Ghizzoni riguardo all’ipotetica necessità per le banche di trovare una soluzione di sistema al problema dei crediti deteriorati, in crescita a causa della crisi economica. “Non credo ci sia bisogno di andare verso una soluzione di sistema per questo tipo di problema”, ha concluso.


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