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Al via la Rete degli Istituti tecnologici superiori per la transizione digitale

La sfida degli istituti è diventare una realtà in grado di cogliere le trasformazioni e i cambiamenti del sistema economico e produttivo del Paese. È uno degli impegni chiave della Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026, “che vede nella formazione specialistica una priorità assoluta”, commenta Baldoni, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Favorire lo sviluppo di un ecosistema nazionale per la formazione delle nuove competenze digitali, supportare la valorizzazione delle migliori esperienze, anche in ambito cloud computing e cybersecurity, degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), sostenere la formazione di tecnologi altamente specializzati, con possibilità di sbocchi a tutti i livelli, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato. Sono i principali obiettivi dell’accordo di collaborazione siglato oggi fra ministero dell’Istruzione, Regione Emilia-Romagna, Regione Lombardia, Regione Liguria, Regione Puglia, Regione Umbria, ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Confindustria, Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, Associazione Nazionale degli ITS, Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine.

L’ACCORDO

Sulla base dell’intesa firmata sarà creata una Rete di coordinamento nazionale degli ITS Academy per la transizione digitale che promuoverà lo sviluppo di percorsi formativi dedicati alla digitalizzazione e alla sicurezza informatica dei processi delle imprese private e della Pubblica Amministrazione. L’accordo favorirà la creazione di una comunità di buone pratiche che consentirà alla Rete di coordinamento degli ITS Academy per la transizione digitale di avvalersi di competenze qualificate – esperti e docenti provenienti dal mondo accademico, delle imprese e delle professioni – e di modelli formativi e didattici. L’accordo, che avrà durata di un anno dalla data della firma, prevede, inoltre, la costituzione di un comitato di coordinamento scientifico e tecnico.

LE PAROLE DEL MINISTRO BIANCHI…

“Questo importante accordo”, dichiara Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, ”rientra nel percorso di rafforzamento della formazione terziaria professionalizzante che abbiamo avviato con l’approvazione in Parlamento della riforma degli ITS. Un segmento di eccellenza, che garantisce grandi opportunità lavorative a studentesse e studenti e che questo governo ha voluto potenziare con una nuova e solida cornice normativa e con le risorse del Pnrr. Nelle scorse settimane abbiamo ripartito già oltre 48 milioni destinati a queste realtà per il 2022/2023. Con l’intesa di oggi puntiamo alla formazione di nuove professionalità nell’ambito della transizione digitale e della cybersecurity, testimoniando concretamente che gli ITS sono una realtà in grado di cogliere le trasformazioni e i cambiamenti del sistema economico e produttivo del Paese e di offrire nuove opportunità a ragazze e ragazzi”.

… QUELLE DEL MINISTRO COLAO

“Le competenze digitali sono un fattore chiave abilitante trasversale per la crescita del Paese, per l’occupazione e per l’inclusione digitale”, spiega Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale. “Siamo felici di fornire il nostro supporto allo sviluppo degli ITS, che aggiungono un ulteriore importante tassello alle misure che stiamo mettendo in campo per colmare il gap tra domanda e offerta di competenze digitali ICT”.

… E QUELLE DI BALDONI (ACN)

“L’accordo è tra gli impegni chiave della Strategia nazionale di cybersicurezza, che vede nella formazione specialistica una priorità assoluta”, commenta Roberto Baldoni, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, “per assicurare una trasformazione digitale solida al nostro Paese attraverso la creazione di una adeguata forza lavoro nazionale, composta da esperti e giovani talenti con competenze tecnico informatiche e di cybersicurezza. Lo strumento degli ITS rappresenta la migliore risposta a livello territoriale per mettere a terra i numeri di tecnici necessari alle imprese e alle amministrazioni italiane da unire agli ingegneri e informatici prodotti dal sistema universitario nazionale”.



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