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Come capire se Xi uscirà vincitore al Congresso

Dai titoli ufficiali all’entourage (e il loro ruolo). Mentre il presidente cinese sarà sicuramente confermato al Congresso per guidare il Partito Comunista Cinese, ci sono alcuni segnali significativi sulla sua forza e una probabile successione. Tutti gli indizi letti da Bloomberg

Sarà una missione storica, un evento per prepararsi alle grandi lotte del futuro. Così Xi Jinping, il presidente cinese, ha definito il Congresso del Partito Comunista Cinese (Pcc) in programma il prossimo 16 ottobre.

In un articolo pubblicato sul quotidiano Qiushi, il leader cinese ha scritto: “Il nostro Partito deve essere unito e guidare le persone nell’affrontare efficacemente le grandi sfide, difendersi dai grandi rischi, superare grandi barriere e risolvere grandi contraddizioni. Dobbiamo portare avanti grandi lotte nel contesto di nuove congiunture storiche […] La Cina non è mai stata così vicina a raggiungere il risorgimento nazionale”. Non ci sono stati però riferimenti diretti sul dossier Taiwan e lo scontro con gli Stati Uniti.

L’appuntamento di metà ottobre del Pcc assicurerà molto probabilmente un terzo mandato. Tuttavia, ci sono una serie di scelte che potrebbero definire l’egemonia di Xi nell’organizzazione politica o una perdita della sua forza di potere.

Per capire se sarà vittoria o sconfitta ci sono alcuni indizi da leggere anche prima del Congresso. Un’analisi dell’agenzia Bloomberg spiega che quando i membri scelti del Comitato Permanente Supremo del Politburo saliranno sul palco in ordine di grado si potrà leggere il futuro delle dinamiche interne della Cina. Mentre Xi sarà sicuramente confermato per guidare il partito, i segnali più significativi sulla sua forza si potranno interpretare da chi lo segue e in quale ordine.

“La rivelazione del Comitato Permanente è solo una delle numerose pietre miliari durante il Congresso […] Ogni annuncio, discorso o decisione può indicare se il leader 69enne è sicuro o sta affrontando un respingimento interno che potrebbe portare a cambiamenti politici”, si legge su Bloomberg.

Per capire se Xi Jinping ha vinto o perso la partita ci sono sei indizi. Il primo riguarda i posti vacanti al Comitato Permanente. Ci saranno due ruoli su sette da coprire, nel caso Xi decida di rispettare la tradizione dell’età pensionabile di 68 anni per funzionari diversi da lui. Al vertice, Xi ha bisogno di almeno tre alleati per assicurarsi la maggioranza nel gruppo che gestisce gli affari interni ed esteri della Cina.

Vincerà se il comitato permanente avrà tre o più stretti alleati, come il capo dello staff di Xi Ding Xuexiang, il capo del partito di Pechino Cai Qi, il capo del partito di Chongqing Chen Miner o il capo del partito di Shanghai Li Qiang. Perderà, invece, se ci saranno il premier Li Keqiang, massimo consigliere politico Wang Yang e il vicepremier Hu Chunhua, giacché sono tutti legati alla Lega della Gioventù Comunista dell’ex presidente Hu Jintao.

Sul lavoro del premier bisogna ancora capire se Li Keqiang, che ha 67 anni, si ritirerà o rimarrà come numero 2 del Comitato permanente. Sarà una vittoria per Xi Jinping nel caso sia promosso all’incarico Li Qiang, ex aiutante di Xi. Questo è poco probabile però perché Li è associato al polemico confinamento della città di Shanghai, dove lui fa capo al partito. Sarà sconfitta per il presidente cinese se Wang Yang o Hu Chunhua, due persone non tanto vicine a lui, avranno la nomina come premier per fare da contrappeso al potere del presidente.

Dalle conclusioni del Congresso si saprà se Xi Jinping manterrà i titoli ufficiali: segretario del partito, presidente e comandante in capo alle forze armate. O dovrà restituire uno o ricevere un altro. “Conferire a Xi l’ormai defunto ruolo di presidente del partito affermerebbe la sua supremazia. L’ultima persona a detenere il titolo, Mao, esercitava il potere di veto sulle decisioni del Comitato permanente”, sottolinea Bloomberg. Rinunciare a uno dei titoli sarà il segno che intende condividere il potere in previsione di un possibile successore.

“Gli emendamenti allo statuto del partito riveleranno quanto sostegno hanno ricevuto gli slogan e le politiche di Xi dal partito in senso lato – conclude Bloomberg –. Cinque anni fa, Xi ha ottenuto il suo ‘Pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era’ scritto nel documento”.

Uscirà vincitore con un nome abbreviato della dottrina, paragonabile al maoismo e il Libretto rosso. La mancata elevazione della filosofia di Xi potrebbe suggerire di dubitare della capacità di resistenza delle sue idee.

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