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Pichetto Fratin, per Ambiente ed Energia uno “sgobbone” dell’economia

Dal consiglio comunale di Gifflenga in provincia di Biella, passando per l’attività di commercialista e insegnante negli istituti tecnici, Pichetto Fratin è stato viceministro allo Sviluppo Economico nel governo Draghi. Si è sempre occupato di temi economici e del lavoro, è stato assessore all’urbanistica al comune di Biella e al Bilancio nella giunta regionale piemontese. Ora prende il posto di Cingolani

*Articolo aggiornato: l’ufficio stampa di Giorgia Meloni fa sapere che “a causa di un errore di trascrizione nella stesura della lista dei ministri sono stati erroneamente invertiti due nomi”. Si tratta di Pichetto Fratin e Zangrillo, che saranno rispettivamente ministri dell’Ambiente e sicurezza energetica e Pubblica amministrazione.

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Gilberto Pichetto Fratin, nominato ministro dell’Ambiente e sicurezza energetica, è nato a Veglio in provincia di Biella il 4 gennaio 1954. Con la laurea in Economia all’Università di Torino, nel 1978, inizia l’attività di commercialista e di insegnante di ragioneria e tecnica bancaria e commerciale negli istituti tecnici. A 21 anni comincia la sua attività politica nel consiglio comunale di Gifflenga (1975-1980), in seguito è assessore e vicesindaco di Biella. Aderisce a Forza Italia dalla sua fondazione ed entra nel consiglio regionale del Piemonte nel 1995. Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio, carica confermate nel 2000. Eletto senatore nel 2008 con il Popolo dellaLibertà, nel 2013 torna in regione come assessore al bilancio e vicepresidente di Roberto Cota.

Coordinatore di Forza Italia in Piemonte, nel 2014 è candidato contro Sergio Chiamparino, e torna in consiglio regionale. Nel 2018 è candidato al Senato, nel febbraio 2021 è nominato Sottosegretario (poi Viceministro) allo Sviluppo Economico nel governo Draghi. Rieletto alla Camera nel 2022, ora avrà la responsabilità che è stata di Roberto Cingolani, con l’importante delega alla Sicurezza energetica, al centro degli ultimi infuocati consigli europei.

Mattia Feltri, in un suo ritratto sulla Stampa, lo descrisse “sgobbone” e “uno che ci dà dentro”, citando i numeri di openpolis.it che certificava oltre il 98% delle presenze. Notissimo a Biella dove ha sede il suo studio di commercialista, è stato relatore della Finanziaria e si è occupato sempre di questioni economiche, in particolare come membro della commissione lavoro e previdenza sociale del Senato, tanto che nei mesi bui degli omicidi brigatisti di Massimo D’Antona e Marco Biagi gli fu destinata una scorta.


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