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Marina Berlusconi (ri)dice no

La tirano per la giacca, o giacchetta, da mesi ormai. Ma ora che il destino politico del padre sembra segnato, le voci di un passaggio di testimone della leadership del centrodestra a Marina Berlusconi si sono fatte sempre più insistenti. Tanto che l’interessata si è sentita costretta a prendere nuovamente carta e penna e a ribadire alle agenzie il suo no alla politica:  ”Dal momento che ogni mia dichiarazione non è servita finora a fermare le voci su una possibile candidatura, devo ribadire ancora una volta, e nel modo più categorico, che non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di impegnarmi in politica. Mi auguro che di questa ulteriore smentita prendano atto anche quanti continuano ad attribuirmi un’intenzione che non ho mai avuto e che non ho”, ha scritto in una nota il presidente di Fininvest e Mondadori.

Così, proprio nel giorno in cui Giuliano Ferrara saluta l’eventuale discesa in campo di Marina come “rivoluzionaria, nuova, inaudita, una grande story per la curiosità e l’attenzione del mondo”, lei torna a dire al mondo che non ci pensa nemmeno. Anche se c’è chi resta scettico, come il giornalista di Europa Francesco Lo Sardo che su Twitter ricorda come nel ’93 Berlusconi cambiò improvvisamente idea sulla politica, di fronte a questo ennesimo no, sembra sempre più difficile ricondurlo a una tattica per giocare sull’effetto sorpresa quando verrà lanciata la nuova “Forza Italia 2.0”. Forse questa volta il centrodestra dovrà davvero arrendersi all’idea di non avere più un o una Berlusconi nel suo futuro.



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