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Un programma in 10 punti (impossibili?)

In Italia non c’è un problema, ce ne sono moltissimi e provo ad elencarli:

1) il primo ed il più grave è stato innescato da una magistratura che ha demolito una “politica sporca” che si era ritenuta al disopra di ogni controllo; ma ha “buttato l’acqua sporca insieme al bambino, HA BUTTATO LA POLITICA ANCHE SE SPESSO SPORCA”.
Adesso è rimasta la sporcizia ma senza politica, ed è suddita della Magistratura “MA LE SENTENZE VANNO APPLICATE”;
2) il secondo nasce da una politica che sembrava ormai orientata alla vittoria dell’unico partito uscito indenne dalla rovina dei partiti che avevano sempre governato l’Italia del secondo dopoguerra (ricordo che Togliatti aveva “rimpinzato” la magistratura di giovani comunisti);
3) il terzo nasce dall’improvvisa “discesa in campo” di Berlusconi che ha coalizzato il popolo dei moderati orfani dei loro partiti. Erano tanti e hanno visto in Berlusconi l’unica alternativa alla “gioiosa macchina di guerra” di Occhetto;
4) Di Pietro, che non era comunista, lascia la Magistratura ma restano, soprattutto a Milano, i pulcini di Togliatti che cominciano a trovare in Berlusconi l’uomo nero da combattere con ogni mezzo;
5) soprattutto la Bocassini crede che Berlusconi vada “fatto fuori” attaccandolo sul suo punto più debole, il piacere di circondarsi di belle donne licenziose. Alle quali non ha avuto l’avvertenza di chiedere l’età. (Ruby non era nipote di Mubarch, ma era una puttanella consenziente che dimostrava una notevole maturità).
Ma ancora non bastava per far fuori Berlusconi, bisognava trovare al maggior contribuente una evasione fiscale che è meno dell’uno per cento di quello che paga.
E il bello è che l’operazione non era stata gestita da lui e chi l’aveva gestita era stato assolto; ma Berlusconi era il capo e “non poteva non sapere” e così viene “fatto fuori l’ostacolo alla vittoria delle sinistre”.
6) Ma “le sinistre” sono un pollaio dove sono troppi i galli (e soprattutto le galline come la Bindi) a cantare.
7) Trovo che Casini, al contrario di Fini (che dopo avere sposato l’avanzo di Gaucci è diventato un bamboccio senza palle) sta cercando di riavvicinarsi a Berlusconi e al PDL nel tentativo di ricostruire una destra che affermi principi liberali.
8) Da mio padre ho ricevuto un insegnamento che ancora cerco di seguire: “impara la lezione del passato per cercare di non ripetere gli errori fatti, ma se cammini avanti, GUARDA AVANTI e non guardare indietro. Casini vuole rifare un centro-destra e chiede a Berlusconi di immaginare un centro-destra e non più un partito personale.
9) Il primo punto da affermare in un partito di centro-destra è quello di liberarsi dalla cappa asfissiante di uno Stato basato sul dominio di una burocrazia invasiva e soffocante come quella italiana che gestisce una massa inestricabile di divieti che soffocano la “LIBERTÀ DI FARE” DEGLI ITALIANI.
10) Per questo avevo proposto che gli italiani cercassero di conquistare le libertà che ispirano le civiltà anglosassoni e che si sintetizzava in questo scritto:
“Tutti hanno nella comunità diritto di sviluppare pienamente e liberamente la propria personalità. Nell’esercizio dei propri diritti e libertà, tutti debbono essere soggetti solo a quelle limitazioni che sono determinate dalla legge, nel rispetto dei diritti degli altri e della moralità, dell’ordine pubblico e del generale benessere in una democrazia. Questi diritti e libertà non debbono in nessun caso essere esercitati contro le proposte e i principi delle Nazioni Unite”.
Gli antichi romani avevano una regola ottima: “LEGES SINT PAUCAS, CLARAS, COGNITAS; IGNORANTIA LEGUM NON EXCUSAT”; “Le leggi siano poche, chiare e conosciute; l’ignoranza della legge non scusa”.

Questo è il programma di base di un vero centro-destra: “liberare il popolo dal soffocante giogo delle troppe leggi terreno di pascolo privilegiato degli statalisti e della burocrazia”.
Benvenuti quelli che condividono questo programma di libertà. Sarà una battaglia che impegnerà anni di battaglie, ma “UNA LUNGA STRADA COMINCIA SEMPRE CON IL PRIMO PASSO, IMPORTANTE CHE SIA NELLA GIUSTA DIREZIONE”
Che Dio aiuti gli italiani di buona volontà.



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