Storace contro Laura Boldrini, Sel, la iperpresenzialista Presidente della Camera.
Il sanguigno leader della “Destra” ha chiesto: “Era proprio necessario procedere ad un appaltone di circa 4 milioni di euro per il sito Internet della Camera dei Deputati? Come si è arrivati ad una cifra che, pure se spalmata su tre anni – ma va aggiunta l’Iva, aumento compreso – appare davvero molto elevata?”.
Visto che Boldrini puntualizza su tutto, ci attendiamo che lo faccia anche su un appaltone, che sembra dover costare come se avessero assunto Bill Gates nel servizio informatico di Montecitorio….Quanto costa gestire un sito web, è la domanda che ci si pone, scovando la notizia dei 3,6 milioni di euro per tre anni, Iva esclusa?
In pratica, la Camera dei deputati ha lanciato, pochi giorni fa, il bando di gara per l’acquisizione dei servizi di manutenzione e sviluppo del proprio sito.
Storace incalza donna Laura: “Noi vogliamo semplicemente sapere che cosa prevede, nel dettaglio, il capitolato di gara. Da quello che abbiamo letto finora, non emergono sufficienti elementi di chiarezza.
Poniamo quindi alcune domande, alle quali attendiamo altrettante risposte. Dalla presidente Boldrini, da uno dei suoi 4 portavoce, da un usciere, da qualcuno insomma, ma fateci sapere, per favore e per diritto popolare:
1) è finita la spending review, per cui si può tornare a spendere per i costi della politica?
2) che cosa ha di negativo il sito attuale della Camera, che pure sembrava di facile accesso e non sembrava affatto male? Che cosa ci si propone di modificare?
3) quali sono le differenze di costi e di servizio tra il sito attuale e quello che verrà? In che cosa consisterà il vantaggio per l’amministrazione e per il cittadino, che accede alla Camera via web?
4) la domanda più delicata, che facciamo nostra, di qualunque persona, che si imbatte nell’affaire: ma è mai possibile che queste iniziative debbano essere sempre assunte sotto Ferragosto, quando gli italiani sono distratti dalle vacanze o maledicono il fatto di non poterle fare?
Era una spesa proprio necessaria?
Improvvisamente, vi siete sentiti vecchi, tecnologicamente parlando?
Ma lo sapete che, fuori dal Palazzo, c’è gente, che fa letteralmente la fame?
Le diciamo di più: chiudiamo gli occhi e vogliamo fingere che tutto costi molto poco, che chi ci lavorerà guadagnerà il minimo indispensabile e che non ci sono sprechi. Ma nessuno potrà convincerci della necessità di una spesa di cui non si avvertiva davvero il bisogno.
A Ferragosto il dubbio è doveroso. Ci piacerebbe capirne di più, per ora la Casta Presidente della Camera dei Deputati tace, non parla, non esterna come fa ogni volta che ha un microfono a portata di bocca”.
