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Se Putin e Lukashenko discutono di missili e nucleare tattico

L’incontro tra i due leader ha sollevato le preoccupazioni di Kiev, che si aspetta un’offensiva russa da nord attraverso la Bielorussia, come all’inizio dell’invasione. Intanto Putin e Lukashenko discutono di addestrare i piloti bielorussi sull’uso di apparecchi aerei in grado di trasportare testate nucleari tattiche

Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, si è recato ieri in visita a Minsk, dove ha incontrato l’omologo Alexandr Lukashenko. Durante la visita i due hanno parlato, tra le altre cose, della cooperazione militare in settori come quello dei missili balistici e degli aerei a capacità nucleare. In tutto ciò, il timore resta che la Bielorussia possa unirsi a Mosca nella guerra in Ucraina.

Si è trattato, significativamente, della prima visita di Putin in Bielorussia dal 2019. Nel corso della conferenza stampa, Lukashenko ha dichiarato che il suo governo ha schierato il sistema missilistico Iskander, mentre Putin ha detto che c’è spazio per ulteriori cooperazioni sugli aerei militari Su-24. Questi ultimi avrebbero già subito modificazioni che li rendono capaci di trasportare armi nucleari tattiche. Il passo successivo che i due leader vorrebbero portare avanti è quello di addestrare gli equipaggi a questa eventualità. La Russia ha anche fornito al suo alleato il sistema di difesa missilistica S-400.

Il leader bielorusso ha cercato di smorzare i toni, sostenendo che si tratti di normale amministrazione tra alleati e che non vi siano minacce nucleari all’orizzonte. “Siamo molto preoccupati per le tensioni lungo il perimetro dello Stato dell’Unione [di Russia e Bielorussia], soprattutto a ovest”, ha detto in conferenza stampa. I due leader non hanno fatto, però, alcun riferimento esplicito alla guerra in corso.

Nelle prime settimane dell’invasione, Minsk aveva permesso alle forze russe di utilizzare il proprio territorio come trampolino di lancio per l’attacco all’Ucraina settentrionale e a Kiev, oltre a fornire assistenza medica alle forze russe ferite. Dopo il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina settentrionale e dai territori intorno a Kiev, le autorità bielorusse hanno lasciato che Mosca continuasse a utilizzarne il suolo come base per i lanci missilistici.

Domenica, il comandante delle forze congiunte ucraine Serhiy Nayev ha ricordato che Putin la scorsa settimana ha tenuto un incontro con la leadership dell’esercito russo, durante il quale “ha preso in considerazione le proposte del comando militare per il breve e medio termine”. “Subito dopo ha annunciato un incontro con i vertici della Bielorussia… A nostro avviso, durante questo incontro saranno affrontate le questioni di un’ulteriore aggressione contro l’Ucraina e di un più ampio coinvolgimento delle Forze armate bielorusse nell’operazione contro l’Ucraina, in particolare sulla terraferma”, ha detto Nayev.

Insomma, Kiev si prepara al peggio, mentre si attende che l’inverno passi, arrivi la primavera, e con essa una probabile nuova offensiva russa.

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