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G7, Difesa e investimenti. Cosa aspettarsi dal bilaterale Meloni-Kishida

Il tour diplomatico del premier giapponese farà tappa anche a Roma. Nell’incontro con il presidente del Consiglio si parlerà del nuovo jet ma anche di energia

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida sarà in Italia martedì prossimo e incontrerà il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tanti i dossier sul tavolo, da quelli internazionali, come la guerra in Ucraina e l’assertività cinese, a quelli bilaterali come il passaggio di consegne da Tokyo a Roma nel 2024 per la presidenza del G7 e la cooperazione su diversi settori cruciali per la sicurezza nazionale.

IL TOUR DIPLOMATICO

La tappa romana è la seconda del suo tour diplomatico che toccherà anche Parigi, Londra, Ottawa e Washington. Durante gli incontri in Francia, Italia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti il primo ministro Kishida discuterà di “molteplici questioni sia a livello locale sia internazionale, compresa la questione ucraina, così come su tematiche legate alle relazioni bilaterali”, ha comunicato il suo ufficio. Inoltre, “intende confermare la cooperazione per il successo del G7, che si svolgerà quest’anno a Hiroshima sotto la presidenza del Giappone, e ribadire ulteriormente la collaborazione in materia di sicurezza con i Paesi affini che hanno rafforzato l’interesse e l’impegno nell’Indo-Pacifico”.

IL G20 DI NOVEMBRE

Il bilaterale con Meloni era previsto a margine del G20 di Bali, in Indonesia, a novembre. Ma gli sviluppi della guerra in Ucraina, con il missile caduto su territorio polacco, aveva imposto ai leader una serie di incontri straordinari che hanno rivoluzionato le loro agende. A Bali Kishida aveva incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. È questa la ragione per la quale in questo tour diplomatico per l’inizio della presidenza giapponese del G7 Berlino è l’unica capitale non visitata dal capo del governo di Tokyo.

IL PROGETTO PER IL NUOVO JET

Un mese fa Italia, Regno Unito e Giappone hanno annunciato un’alleanza “senza precedenti” nel settore della difesa per lo sviluppo e la costruzione del caccia del futuro, un jet supersonico di sesta generazione destinato a sostituire l’attuale Eurofighter Typhoon e che dovrebbe essere operativo nel 2035, con l’avvio della fase di sviluppo nel 2024. Leonardo, Avio Aero, Elettronica, Mbda Italia e l’intera filiera della Difesa nazionale sono infatti coinvolte da protagoniste al progetto, un programma che coinvolgerà anche università, centri di ricerca e Pmi nazionali. Nel dettaglio, Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi Heavy Industries (che lavora al jet F-X) collaboreranno allo sviluppo delle tecnologie per la piattaforma aerea di sesta generazione.

TRA EURO-ATLANTICO E INDO-PACIFICO

Come spiegato su Formiche.net, l’intesa per il nuovo jet dimostra quanto la sicurezza dell’Euro-Atlantico e dell’Indo-Pacifico siano indivisibili. Lo ha ribadito recentemente Shunsuke Takei, viceministro degli Esteri giapponese, presentando il G7 a presidenza giapponese in un’intervista rilasciata a Formiche.net. Il Gcap sarà uno dei dossier al centro del bilaterale tra Meloni e Kishida, visto che ne comprende diversi oltre alla difesa, come la cooperazione tecnologica (lo ha spiegato il ministero della Difesa giapponese recentemente interpellato da Formiche.net). La guerra russa contro l’Ucraina e l’assertività della Cina hanno inevitabilmente avvicinato ancor di più il Giappone all’Europa (oltreché agli Stati Uniti).

CAPITOLO INVESTIMENTI

Meloni e Kishida dovrebbero poi affrontare i dossier al centro dell’incontro del maggio scorso a Palazzo Chigi tra il primo ministro giapponese e l’allora presidente del Consiglio Mario Draghi. Si era parlato di cooperazione industriale, energia (alla luce delle conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina) e investimenti, con Italia e Giappone al lavoro su ricerca e sviluppo nelle rinnovabili (come l’idrogeno) e come Roma che guarda a Tokyo anche alla luce della scelta delle tendenze di re-shoring (e friend-shoring) che riguardano le scelte occidentali verso Paesi (autocrazie) come la Cina.

GLI ULTIMI SVILUPPI

Nei giorni scorsi la società giapponese Hitachi Rail e il gruppo energetico italiano A2A hanno siglato un accordo, della durata di 20 anni, che prevede la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile nei siti di Hitachi a Reggio Calabria, Napoli e Pistoia. Nelle ultime ore Toyota ha annunciato di aver raggiunto una quota di mercato superiore al 7% in Italia, il risultato migliore ottenuto fino a oggi nel nostro Paese. Il colosso automobilistico giapponese in Italia vanta già due collaborazioni di peso sull’idrogeno: per la mobilità sostenibile con Snam e per le stazioni di rifornimento con Eni. Quest’ultima ha annunciato a metà settembre di star valutando assieme alla giapponese Euglena, azienda giapponese leader dedicata alle biotecnologie, e a Petronas, prima azienda energetica asiatica, l’opportunità di sviluppare e gestire una bioraffineria in una delle più grandi aree petrolchimiche del Sud-est asiatico, il Pengerang Integrated Complex.



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