Wojcicki ha lavorato per 25 anni in Google e nel corso del tempo è diventata una delle donne più importanti a guidare un’azienda della Silicon Valley. È stata lei ad affittare il suo garage ai fondatori Larry Page e Sergey Brin nel 1998, e fu una dei primi dieci dipendenti del motore di ricerca
Fine di un’era per Youtube. Susan Wojcicki, ceo della piattaforma, ha annunciato che si dimetterà dall’incarico dopo nove anni. In una lettera inviata ai dipendenti, e successivamente pubblicata sul suo blog, Wojcicki ha spiegato che la scelta è motivata dalla voglia di aprire un nuovo capitolo nella sua vita privata, per dedicarsi di più alla “sulla famiglia, sulla salute, e su progetti personali che mi appassionano”.
Nata a Contea di Santa Clara, in California, Wojcicki ha 54 e verrà sostituita da Neal Mohan, che è stato uno dei suoi collaboratori più vicini. Wojcicki rimarrà consulente di Alphabet, società madre di YouTube.
Wojcicki ha lavorato per 25 anni in Google e nel corso del tempo si è fatta un nome nel settore delle nuove tecnologie. È stata lei ad affittare il suo garage ai fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, nel 1998, e un anno dopo è andata a lavorare per loro, tra la prima decina di dipendenti.
“Wojcicki ha trascorso anni a gestire l’attività degli annunci display di Google, trasformandola in un flusso di entrate secondario dietro la ricerca ed espandendo Google in aree, come gli annunci mirati, che hanno prodotto maggiori profitti ma un maggiore scrutinio normativo”, ricorda Plataformer News.
Wojcicki ha scalato ranghi nell’attività pubblicitaria di Google, dove ha sostenuto due delle acquisizioni più importanti nella storia dell’azienda: YouTube, nel 2006 e DoubleClick, la piattaforma pubblicitaria, nel 2007. Per Bloomberg, è una delle figure più potenti dell’azienda ed è stata – e rimarrà – una delle donne più importanti a guidare un’azienda della Silicon Valley. Nico Grant ha scritto sulle pagine del New York Times che l’assenza di Wojcicki crea un vuoto nel settore. Per Laura Kray, professoressa di leadership all’Università della California, Berkeley, si tratta di un cambio della guardia che però non vede nuove giovani leve femminili prendere il posto delle pioniere del settore come Carly Fiorina (HP), Sheryl Sandberg (Facebook/Meta) e Ginni Rometty (Ibm).