L’equità di genere nel settore sanitario rappresenta ancora un traguardo lontano, in particolare nelle posizioni di leadership. Questo è quanto riportato dal Rapporto 2023 dell’Osservatorio sull’equità di genere della leadership in Sanità che verrà presentato oggi a Roma
L’emancipazione della donna e l’importanza della parità di genere – intesa come rafforzamento in termini di percezione di competenza e consapevolezza – ha un ruolo cruciale anche nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Uno degli obiettivi, infatti, è dedicato al raggiungimento della parità di genere e al superamento del cosiddetto gender gap, determinato dal fatto che le donne sono ancora sottorappresentate nelle posizioni manageriali e/o remunerate meno a parità di condizioni.
È proprio in quest’ottica che l’Università Luiss Business School e Leads-Associazione Donne Leader in Sanità hanno dato vita all’Osservatorio sull’equità di genere della leadership nel settore sanitario, allo scopo di creare un set di dati solidi e continui nel tempo che consentono il confronto tra le diverse organizzazioni, stimolano il dibattito tra gli stakeholder e migliorano l’equilibrio di genere nelle posizioni di vertice nelle organizzazioni pubbliche e private del settore sanitario in Italia. Giovedì 2 marzo 2023 dalle ore 17:30 si terrà, presso la sede di Villa Blanc a Roma, la presentazione del Rapporto Annuale che segna l’inizio di un percorso appena avviato che pone l’Osservatorio come un punto di ricerca, di analisi e approfondimento chiave del mondo della Salute (qui tutte le informazioni).
Le donne e la Sanità
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano chiaro, nel settore salute le donne rappresentano il 70% della forza lavoro nonostante solo il 25% di esse occupa posizioni di leadership. Mentre in Italia, i dati del Mef ci dicono che le donne rappresentano il 68% del personale dipendente e sono quasi il doppio degli uomini, ma solo il 18,2% ricopre un ruolo apicale di direttore di struttura complessa.
Per studiare in modo più approfondito tali dati, il team di ricerca dell’Osservatorio sull’equità di genere della leadership in Sanità ha elaborato un nuovo indicatore ad hoc chiamato il “Gender Leadership Index in Health (GLIH)” capace di misurare l’equità di genere delle posizioni apicali andando oltre la mera ricognizione del numero delle figure leader nel settore rapportandole alla composizione di genere della base degli occupati: il concetto di uguaglianza è quindi proposto come equi-rappresentanza.
Il GLIH rappresenta quindi in modo sintetico ed auto esplicativo l’equa rappresentanza di genere nelle posizioni manageriali delle organizzazioni della filiera della salute, con valori che possono variare tra 0 e 1, dove 0,5 esprime il valore ideale di equa rappresentanza tra i generi ed indica che le donne che entrano nel settore sanitario hanno la stessa probabilità degli uomini di diventare leader.
Ma siamo ancora lontani dalla equa rappresentanza di genere nella leadership…
Il Rapporto annuale del 2023 dell’Osservatorio presenta per la prima volta in Italia una panoramica completa del fenomeno includente un’analisi su trend di occupati e leader per 3 settori principali: il settore pubblico, farmaceutico, e delle aziende di dispositivi medici.
L’indicatore GLIH mostra per il settore pubblico nel 2020 un valore pari a 0,19, ben lontano dall’equa rappresentanza che, di questo passo, sarà raggiungibile tra circa 150 anni. Diversa è la situazione nelle aziende farmaceutiche dove, i leader donna (quadri e dirigenti) sono cresciute stabilmente, a fronte di un calo del numero di manager uomini. L’indicatore GLIH mostra in questo caso un valore pari a 0,5 che esprime di fatto l’equità raggiunta però grazie ad una quota molto alta di quadri, mentre le donne dirigenti, seppur in crescita, sono ancora sottorappresentate rispetto ai colleghi uomini.
Il settore dei dispositivi medici si pone in una posizione intermedia: la quota di donne occupate è sostanzialmente stabile (pari al 46% nel 2020 secondo i dati di Confindustria Dispositivi Medici) mentre l’indicatore GLIH mostra nel 2020 è pari a 0,29, non solo lontano dalla equa rappresentanza ma anche in calo rispetto al valore di 0,31 calcolato sul primo set di dati disponibili che si riferiscono al 2017.
In sintesi, le analisi svolte ed i confronti effettuati dall’Osservatorio mostrano che siamo ancora lontani dal raggiungimento della equa rappresentanza di genere nelle posizioni di leadership, e che esiste un soffitto di cristallo che limita e rallenta il passaggio delle donne per tutti settori dalle posizioni di leadership intermedie alle posizioni apicali.
Presentazione del Rapporto Annuale Osservatorio sull’equità di genere della leadership nel settore sanitario.
Alla presentazione del Rapporto, dopo i saluti di benvenuto di Andrea Prencipe , Rettore Luiss, Raffaele Oriani, Dean Luiss business School , Patrizia Ravaioli, Presidente Leads, parteciperanno Isabella Leone e Marina D’Artibale, il Comitato Direttivo dell’Osservatorio, ed a seguire ci sarà una tavola rotonda moderata dal giornalista Antonio Polito, con Giovanni Leonardi, segretario generale del ministero della Salute, Anna Maria Moretti, Presidente Società Internazionale medicina di genere, Antonella Polimeni, rettrice Università La sapienza di Roma, Walter Ricciardi professore di Igiene e Sanità pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.