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Biologia sintetica e intelligenza artificiale. Le sfide del futuro secondo Matheny (Rand)

Di Jason Matheny

Nuovi virus potrebbero essere in grado di uccidere molti milioni di persone, intenzionalmente o meno. Nuove armi informatiche e attacchi di disinformazione possono raggiungere scale mai viste prime. Gli scenari per l’intelligence americana secondo Jason Matheny, presidente e amministratore delegato di Rand

Le sfide che incombono sul nostro Paese in materia di sicurezza nazionale sono numerose e rilevanti. Tra queste, una Russia sempre più aggressiva, una competizione sempre più accesa con la Cina, che non si limita alla rivalità militare ma si estende anche a settori economici e tecnologici chiave, e le continue provocazioni della Corea del Nord e dell’Iran. Rand ha aiutato per decenni le autorità ad affrontare questi problemi e oggi stiamo incrementando in modo significativo la nostra ricerca in settori fondamentali, come lo studio della Cina, della sua economia e delle intenzioni della sua leadership, e stiamo sviluppando nuovi strumenti analitici per supportare le strategie economiche e tecnologiche degli Stati Uniti.

Oggi, però, voglio concentrarmi su due minacce significative per la sicurezza nazionale che meritano maggiore attenzione: i progressi della biologia sintetica (synbio) e dell’intelligenza artificiale (IA). Queste due tecnologie si distinguono sia per il ritmo di avanzamento sia per la portata delle loro applicazioni. Entrambe sono potenzialmente in grado di trasformare in modo massiccio interi settori, compresi quelli critici per la futura competitività economica degli Stati Uniti, come la medicina, l’industria manifatturiera e l’energia. La biotecnologia e l’intelligenza artificiale pongono anche importanti sfide alla sicurezza, alle quali siamo attualmente impreparati. Nel caso della synbio, nuovi strumenti potrebbero consentire a uno Stato, a un gruppo o a un individuo di costruire nuovi virus in grado di uccidere molti milioni di persone, intenzionalmente o meno. Nel caso dell’IA, i nuovi strumenti potrebbero essere utilizzati per creare nuove armi informatiche e attacchi di disinformazione su una scala senza precedenti.

La synbio e l’IA creano sfide significative per l’intelligence nazionale. Ad esempio:

  • le tecnologie sono spesso promosse da entità commerciali che esulano generalmente dalle priorità di raccolta di intelligence degli Stati Uniti;
  • le tecnologie avanzano rapidamente, di solito superando le politiche e le riforme organizzative all’interno del governo;
  • le valutazioni delle tecnologie richiedono competenze concentrate nel settore privato e raramente coinvolte nella sicurezza nazionale;
  • le tecnologie mancano di indicatori convenzionali di intelligence che distinguano un utilizzo benigno da uno dannoso, uno intenzionale da uno accidentale.

Affrontare questi rischi potrebbe richiedere alcune riforme strutturali nella Comunità d’intelligence. Evidenzierò sei azioni specifiche al riguardo.

  1. Garantire una maggiore attenzione da parte dell’intelligence nazionale ai temi delle tecnologie emergenti e dirompenti, in particolare la biotecnologia e l’IA, anche attraverso il National Intelligence Priorities Framework, le Key Intelligence Questions e i Collection Emphasis Memos.
  2. Richiedere una strategia di intelligence per la scienza e la tecnologia (S&T) per espandere in modo significativo la raccolta e l’analisi di informazioni sui principali attori stranieri del settore pubblico e privato negli Stati autoritari coinvolti nella biotecnologia e nell’IA. La strategia potrebbe essere informata da un’indagine relativa al valore, all’accessibilità e al mancato fabbisogno di informazioni di S&T, in particolare tra le organizzazioni federali di S&T, i Dipartimenti del Commercio, del Tesoro e di Stato e i principali alleati degli Stati Uniti.
  3. Rafforzare le capacità istituzionali della Comunità d’intelligence per attuare tale strategia (1) creando nuove partnership e accordi di condivisione delle informazioni tra le agenzie governative, i laboratori accademici e le imprese industriali e (2) identificando centinaia di scienziati, ingegneri e tecnologi di spicco del settore privato, che possano ottenere autorizzazioni di sicurezza per fornire consulenza al governo sugli sviluppi tecnologici chiave.
  4. Rafforzare la capacità della Comunità d’intelligence di condurre stime di intelligence nazionale e valutazioni nette sulle tendenze globali in materia di synbio e IA, che includano valutazioni delle principali entità pubbliche e private straniere; delle loro infrastrutture, investimenti e capacità; delle loro catene di fornitura di strumenti, materiali e talenti; e dei rischi di uso improprio, intenzionale o accidentale, delle loro tecnologie. Valutazioni accurate si baseranno sul coinvolgimento di esperti qualificati del settore privato.
  5. Incoraggiare la creazione di un quadro di riferimento per la condivisione di informazioni classificate in materia di S&T con le nazioni alleate ad alta tecnologia, come i Paesi Five Eyes, oltre a Francia, Germania, Giappone, Paesi Bassi, Singapore e Corea del Sud.
  6. Incoraggiare lo sviluppo di una strategia di comunicazione per rivelare le violazioni delle norme e dei trattati tecnologici da parte dei Paesi autoritari che riguardano la sicurezza pubblica, i diritti umani e la sicurezza globale. La strategia potrebbe delineare un processo di equità per dare priorità alla declassificazione dell’intelligence che può essere utilizzata nella diplomazia pubblica, nonché le opportunità di sfruttare meglio le fonti non classificate.

Estratto dell’audizione di Jason Matheny, presidente e amministratore delegato di Rand, davanti alla commissione Intelligence della Camera dei rappresentati degli Stati Uniti


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