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Chi è Maria Corina Machado, la Meloni venezuelana che sfida Maduro

La fondatrice del partito Vente Venezuela è favorita alle primarie dell’opposizione. Ingegnera ed esperta di finanze, è il volto dell’estrema destra venezuelana che combatte il regime comunista e l’ingerenza di Russia, Cina e Iran nel Paese sudamericano

Era il lontano 2012 e l’allora presidente venezuelano Hugo Chávez inaugurava l’anno legislativo dell’Assemblea Nazionale. Nonostante la malattia, fece un discorso di più di nove ore, senza fermarsi per andare in bagno o per sedersi. L’intervento era incentrato sulle colpe dell’opposizione rispetto ai mali del Venezuela e l’influenza (negativa) dell'”imperialismo nordamericano”. Nessun commento sulla crisi economica e sociale del Paese o le responsabilità del governo.

Dopo otto ore, una sola deputata si alzò per interrompere il monologo di Chávez. Era la giovane politica María Corina Machado. Con microfono in mano, sfidò il leader socialista ad un dibattito, inchiodandolo sulle espropriazioni del regime nel settore privato, che “sono uguali a rubare”, gli disse. Chávez, furioso, rispose: “Mi stai chiamando ladro in pubblico, ma non ti rispondo lo stesso, perché aquila non caccia mosca, non sei alla mia altezza per parlare con me, se vinci le primarie dibattiamo”.

Undici anni dopo, Chávez non c’è più e Machado è la candidata favorita alle primarie della Piattaforma Unitaria, coalizione dell’opposizione che spera di sconfiggere il presidente Nicolás Maduro, erede del chavismo.

Con circa il 25% dei consensi, Machado è in testa nei sondaggi delle primarie previste per il 22 ottobre. I report di Datincorp e Datanálisis, due delle principali firme di monitoraggi indipendenti del Venezuela, coincidono nella previsione che sarà lei la vincitrice.

Nata a Caracas nel 1967, Machado è laureata in Ingegneria industriale e finanze, ed è diventata nota nei primi anni 2000, quando con il suo movimento Súmate, aveva promosso un referendum contro Chávez. All’epoca incontrò l’ex presidente americano George W. Bush alla Casa Bianca e la visita fu interpretata dal chavismo come una provocazione e come un segnale chiaro dei vincoli di quella parte dell’opposizione venezuelana con il governo degli Stati Uniti.

Ma per molto tempo Machado è rimasta al margine della strategia dell’opposizione venezuelana. Grande critica del governo ad interim di Juan Guaidó, la politica è diventata il volto della fazione più radicale della destra venezuelana. Come ricorda il giornalista venezuelano Alfonso Moleiro su El País, definendo Machado come “la dama di ferro” del Venezuela, in diverse interviste e messaggi sui social network la giovane politica ha denunciato l’esistenza di complici del chavismo e corrotti tra la leadership dell’opposizione.

Uno spirito critico che oggi la beneficia nei sondaggi. “La crisi nella quale si trova l’opposizione – scrive Moleiro -, ancora più disorientata dopo la fine del governo ad interim ad ottobre, ha messo Machado in testa nei sondaggi per le primarie di ottobre. Un appuntamento chiave da dove uscirà il candidato che sfiderà Maduro nelle presidenziali del 2024”.

Mamma psicologa, padre imprenditore, la famiglia di Machado è fondatrice dell’azienda Elettricità di Caracas, una delle più grandi compagnie nel settore elettrico della capitale venezuelana nel XX secolo. Altre imprese della famiglia, come Sivensa e Sidetur, sono state espropriate dal chavismo.

Fondatrice del partito Vente Venezuela nel 2012, Machado è sempre stata uno dei politici più anticomunisti. Nel suo discorso pubblico sono protagonisti concetti come economia di mercato, garanzie sociali, privatizzazione e imprenditorialità. Machado ha sempre respinto qualsiasi tentativo di negoziazione con il regime chavista, ha difeso il diritto alla proprietà privata e ha denunciato duramente l’ingerenza di Iran, Cina, Russia e Cuba in Venezuela, legando questi Paesi alleati del chavismo ad una rete di narcoterrorismo internazionale.

Negli ultimi anni ha cambiato immagine, cambiando i tailleur monocolore e i tacchi con jeans e sneaker. Il suo entourage la definisce una persona dal carattere forte, molto rigida nelle sue posture e interpretazioni, poco disposta a cedere o negoziare. È la più grande di quattro sorelle, divorziata, mamma di tre figli che vivono all’estero.



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